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Riceviamo e pubblichiamo
CATANZARO- Quello che in qualsiasi altra parte del mondo sembrerebbe come una questione impossibile, in Italia e soprattutto a Catanzaro, è semplicemente una delle tanti ipotesi che possono verificarsi in qualsiasi momento e in qualsiasi settore della nostra vita quotidiana. Questo avviene da sempre in particolar modo nel mondo del pallone, dove ogni giorno si verificano delle situazioni così complicate e così contorte da far pensare tutto e il contrario di tutto, tanto che, qualsiasi contraddizione appare quasi come una conseguenza di fatti avvenuti in successione e non il frutto di operazioni così assurde che sembrano partorire da menti diaboliche. Da una semplice disamina e senza andare molto nello specifico. [MORE]
In Italia si comunica un nuovo allenatore poco tempo prima che il “vecchio” inizi il mondiale. A Catanzaro, da una parte una squadra di calcio che per un intero anno marcia trionfalmente verso una promozione da troppo tempo auspicata, dall’altra una società sull’orlo del fallimento. Tutto qui, no, questo potrebbe avvenire ovunque. Qui incomincia il bello. Se da un lato troviamo uomini che non sanno come arrivare a fine mese ( badate bene, stiamo parlando non del semplice operaio o del dipendente statale sin qui non ci sarebbe niente di “anormale” visto che siamo in Italia , ma dei nostri beniamini: i calciatori del Catanzaro), dall’altro non possiamo far finta di niente quando ci sentiamo dire ogni giorno, è tutto a posto e a dirlo non è un semplice tifoso, ma addirittura il presidente della spa FC Catanzaro. Troppo contorto? Ma non è finita qui! Per complicare ulteriormente le cose sin qui descritte, squadra brillante non remunerata , società scadente ma disincantata, si aggiunge a tutto ciò una nuovo componente che come vedremo diventerà l’elemento scatenante una serie infinita di clamorosi sviluppi: il Comune della città. Mentre i tifosi contestano una società sull’orlo del fallimento, una squadra che non si sa come potrebbe reagire a tutto ciò ( anche se ahimè sappiamo tutti com’è andata a finire a Roma contro la Cisco), il Comune si presenta allo stadio ( in questa situazione che ha dell’irreale) con tutto il suo staff tecnico per visionare e stabilire come rifare il trucco agli spogliatoi e alla tribuna stampa per una spesa complessiva notevole. Contraddizioni o coincidenze? Ci sarebbe semplicemente da ridere, se non fosse per i tantissimi tifosi presenti allo stadio che soffrono tantissimo, per la situazione drammatica della squadra, ma l’accaduto ha dell’incredibile. Come si può pensare a spendere una cifra così importante, mentre dall’altra parte non si sa come può andare a finire? Giocatori senza stipendi, società inesistente, eppure si parla di migliorare un palcoscenico che rischia di restare vuoto per sempre, senza nessuno che ne potrà mai più calcare le scene. Palcoscenico che invece è sulla breccia dell’onda per quanto riguarda la politica con le sue contraddizioni ataviche. Dove, e qui non solo a Catanzaro ma ovunque, ti alzi convinto di aver percepito cosa vogliono fare i politici , per poi accorgerti subito dopo che è tutto l’opposto di ciò che avevi pensato in precedenza. Così è anche nel calcio a Catanzaro e questo comincia ad essere unico, se non preoccupante e umiliante, tale è il non senso che regna attualmente nella nostra città pallonara. Come andrà a finire? Ci vorrebbe veramente una mente diabolica per farcelo sapere! Delle persone dalle menti normali non riuscirebbero non solo a non farle determinate cose ma neanche minimamente pensarle.
(notizia segnalata da Raffaele Vellone)