Catania, migrante ucciso per un cappellino: fermati due scafisti libici
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CATANIA, 11 MAGGIO - Sono stati fermati dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza i due presunti scafisti che lo scorso 6 maggio sono arrivati a Catania a bordo della nave Phoenix insieme a trecentonovantaquattro migranti.[MORE]
I due uomini di nazionalità libica, secondo quanto confermato dalla Procura, sono indagati per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento di traffico di essere umani e immigrazione clandestina.
A uno dei due scafisti sarebbe stato inoltre attribuito anche l'assassinio del migrante di Sierra Leone, ragazzo ucciso da un proiettile di un'arma da fuoco perché si era rifiutato di cedere il proprio cappellino. Con il fermo, confermato in seguito ad alcune indagini effettuate dagli investigatori e dalla Squadra Mobile catanese e dal nucleo di Polizia tributaria della GdF , con la collaborazione della Sezione operativa navale, l'uomo dovrà rispondere di concorso in omicidio.
Sarebbero invece stati fermati dalla polizia di Stato di Agrigento per associazione per delinquere alla tratta ed al traffico di esseri umani, sequestro di persona a scopo di estorsione, violenza sessuale e omicidio, i tre nigeriani sbarcati nell'isola di Lampedusa lo scorso sedici aprile.
Il provvedimento, eseguito dalle forze dell'ordine e emesso dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Palermo, contesterebbe inoltre anche la transnazionalità del reato commesso, le sevizie crudeli per futili motivi e la disponibilità di armi.
Alessia Terzo
Immagine da ignaziocorrao.it