Catalogna, riunione politica nella notte: governo catalano diviso sull'indipendenza
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Catalogna, riunione politica nella notte: governo catalano diviso sull'indipendenza

giovedì 26 ottobre, 2017

BARCELLONA, 26 OTTOBRE - Non sono bastate sette ore di riunione nella notte per trovare l'accordo: il governo catalano si presenta diviso all'appuntamento con la seduta del Parlament in cui potrebbe essere dichiarata l'indipendenza. Nel palazzo della Generalitat, come riferisce la stampa spagnola, per l’intera serata di ieri e fino a tarda ora si sono susseguiti incontri e riunioni. Il presidente catalano Carles Puigdemont ha visto i membri del suo gabinetto, i leader dei partiti che formano la sua maggioranza e le diverse entità sovraniste che hanno appoggiato il referendum del primo ottobre: sul tavolo la questione indipendenza e la procedura ex articolo 155 della Costituzione. [MORE]

Tra poche ore, infatti, inizia la seduta della commissione del Senato spagnolo che comincerà a esaminare i documenti riguardanti il ricorso all’articolo 155. Puigdemont, che in mattinata proseguirà le sue consultazioni, ha deciso ieri di non andare a riferire dinanzi al Senato e si trova stretto in una morsa: da una parte la richiesta della componente della sinistra indipendentista della Cup e di Esquerra Repubblicana, che invoca la proclamazione unilaterale dell’indipendenza e della Repubblica; dall’altra quella di alcuni moderati della PDeCat, che invece vogliono che la decisione sia accompagnata da elezioni.

Nessuno dei dirigenti che ha partecipato ai vertici notturni ha voluto fare dichiarazioni pubbliche. La decisione è nelle mani del presidente della Generalitat, che nella tarda serata ha pubblicato un tweet con l’hashtag “Catalan Republic”, in cui scrive: “non perderemo tempo con quelli che vogliono sconfiggere l’autogoverno della Catalogna. Andiamo avanti”.

Intanto a Madrid, sul fronte della procedura legata all’articolo 155, il governo centrale pensa a una figura con un profilo più tecnico che politico e molto probabilmente di origine catalana per guidare la commissione che dovrà applicare le relative misure. Secondo El Pais, l’esecutivo sta pensando di affidare l'incarico a una figura del genere per evitare possibili azioni giudiziarie. Rajoy - aggiunge il quotidiano di Madrid citando fonti di governo - cerca la forma “meno invasiva” possibile in vista dell’applicazione dell'articolo costituzionale. Le misure saranno votate domani dal Senato spagnolo e entreranno in vigore immediatamente. La prima conseguenza sarà la cessazione dell'incarico del presidente catalano Carles Puigdemont e del suo governo.

Claudio Canzone

Fonte foto: noticiaaldia.com


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