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ROMA, 2 OTTOBRE - In seguito agli accadimenti della giornata di ieri in Catalogna si è espressa la Commissione Europea: l’obiettivo è stato quello di rispettare la legge e di richiamare la popolazione all’unità.[MORE]
La Commissione, tramite le parole del suo portavoce Margaritis Schinas, ha affrontato la calda tematica del referendum catalano: si è espressa la fiducia riposta nella leadership di Mariano Rajoy per la gestione della situazione, sottolineando però che “la violenza non può mai essere uno strumento in politica”. E’ stato inoltre ribadito come la crisi spagnola sia “una questione interna alla Spagna” e che “deve essere affrontata in linea con l’ordinamento costituzionale”.
“Se un referendum dovesse essere organizzato in linea con la Costituzione spagnola”, ha continuato il portavoce, “il territorio che se ne va si troverebbe fuori dall'UE". L’attenzione si è poi rivolta verso il richiamo all’unità e alla stabilità e non alla frammentazione, soprattutto in un contesto così delicato.
Intanto lo scrutinio del referendum ha registrato la schiacciante vittoria del Sì al 90% su 2,3 milioni di votanti. Puigdemont ha 48 ore di tempo per proclamare l’indipendenza, stando alla legge approvata dalla Generalitat de Catalunya. Il Presidente del Governo catalano insieme al suo vice Junqueras, secondo la Repubblica, hanno affermato che “il governo consegnerà al parlamento il risultato del referendum” e che “rispetteremo quel che dice la legge”.
Pronta la risposta del ministro della Giustizia dello Stato centrale Catalá: “Useremo tutti i mezzi legali a nostra disposizione per ripristinare l'ordine in Catalogna".
Federico Ferro
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