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MILANO, 11 NOVEMBRE 2011- Chiusa dal pm di Milano Giovanni Polizzi e dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo le indagini riguardanti la società Zincar, la partecipata per il 51% dal Comune di Milano ai tempi dell'amministrazione di Letizia Moratti, fallita a maggio del 2009. L'avviso di chiusura delle indagini è stato notificato dalla Guardia di Finanza di Milano ad Antonio Bardeschi, ex amministratore unico, Giuseppe Cozza, ex direttore centrale Ambiente e Mobilità del Comune, Mario Grippa, responsabile dei progetti cofinanziati per il Comune, e Donato Liviero, all'epoca amministratore di Poliarkes srl. [MORE]
Come si legge nel documento, " I due ex amministratori di Zincar e i due ex manager comunali concorrevano a cagionare il dissesto della società, mettendo a bilancio stati di avanzamento dei lavori relativi alle commesse ricevute dal Comune di Milano di gran lunga superiori al dato reale e pari a 16,8 milioni di euro. Così, gli indagati ottenevano dall'ente committente la corresponsione di acconti calcolati su opere ed attività non compiute. E per aver riportato, con artifizi e raggiri, dati non veri sia sullo stato di avanzamento dei lavori che nelle fatture emesse nei confronti del Comune, che pagava, i quattro devono rispondere anche di truffa. Truffando il Comune si sarebbero procurati l'ingiusto profitto di quasi 17 milioni di euro, tra il 2006 e fino al fallimento il 28 maggio 2009".
Secondo gl'inquirenti, "Gli indagati avrebbero distratto beni in relazione a diversi progetti mai realizzati. Tra questi, 250 mila euro spesi per iniziative culturali, editoriali ed ambientaliste relative all'area geografica del Verbanio-Cusio-Ossola, con incarichi e convegni, o il concorso di scultura "Un futuro per le pietre del Verbanio. Poi distrazione di beni anche in relazione al progetto «Centro Permanente sicurezza urbana» su cui il Comune aveva investito quasi 1 milione di euro. Tra le idee anche quella di realizzare un modello di giubbotto per motociclisti".
Per il pm Giovanni Polizzi e il procuratore aggiunto Alfredo Robledo si trattava di una "gestione della società dissoluta e irrazionale connotata da operazioni antieconomiche".
A tal proposito, il sindaco Pisapia ha dichiarato che il Comune di Milano si costituirà parte civile nel processo: "Il Comune e l'intera città di Milano hanno avuto danni sia economici che morali dalla vicenda Zincar. È giusto che i responsabili paghino le conseguenze del loro agire: per questo il Comune si costituirà parte civile nel processo penale".
Rosy Merola