Caso Marò, per il comandante in seconda sono stati gli indiani ad uccidere i due pescatori
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NEW DELHI, 12 MARZO 2013 – Potrebbero non essere stati Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ad uccidere i due pescatori indiani Valentine Jalstine e Ajesh Binki, ma bensì dei loro connazionali.
Lo ha affermato ai microfoni di Radio Capital Carlo Noviello, comandante in seconda dell’ Enrica Lexie, la nave sulla quale si trovavano i due marò il giorno della morte dei due pescatori.[MORE]
Noviello ha provato a ricostruire la dinamica dell’accaduto, cercando di gettare luce sui punti più oscuri dell’intricata vicenda dalla quale è nata la complessa questione diplomatica che vede protagoniste l’India e l’Italia.
“Eravamo sul ponte. Quando la barca si è avvicinata a centro metri, Latorre ha fatto le segnalazioni ottiche, poi ha mostrato il fucile. Ma loro continuavano imperterriti ad avvicinarsi, in una chiara manovra d'abbordaggio. E allora Girone e Latorre hanno sparato. In acqua, però. Quando la barca si è allontanata, col binocolo abbiamo visto che erano armati ma non era morto nessuno, e le due persone, fuori dal cabinato, erano ancora in piedi.”
“Dopo c'é stato un altro scontro a fuoco, fuori dal porto, con la guardia costiera locale di Koci. -Ha continuato il comandante- Penso che i due pescatori morti fossero quelli. E per coprire questo errore siamo capitati noi di mezzo. Anche perché la guardia costiera di Mumbai, quando mi ha telefonato, mi ha detto esplicitamente di entrare a Koci perché loro avevano catturato due barchette sospette pirata e volevano il nostro eventuale riconoscimento. Ci hanno fatti avvicinare con l'inganno.”
Nell’ambito dei sempre più tesi rapporti fra Italia e India, ulteriormente complicati dalla recente decisione della Farnesina di non far tornare in India i due Marò alla fine del permesso loro concesso e alla conseguente indignazione del governo di Nuova Delhi, le dichiarazioni del comandante in seconda aggiungono ancora più elementi a quello che sembra ormai essere diventato un vero e proprio incidente diplomatico.
(fonte www.ansa.it)
(foto www.ilmessaggero.it)
Elisa Lepone