Caso Loris, il legale di Veronica Panarello: "E' distrutta e ha perso peso"
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RAGUSA, 04 FEBBRAIO 2014 - L' omicidio di Loris Stival continua ad essere al centro dell'attenzione degli inquirenti, mentre i media hanno già dato inizio al "processo mediatico" sul caso, cercando di interpretare i filmati delle telecamere di Santa Croce Camerina (Ragusa). I video raccolti immortalano tre figure che escono dal palazzo presso il quale abitava la famiglia Stival, si tratterebbe di tre persone altamente compatibili con Veronica Panarello, Loris Stival ed il fratellino minore della vittima.
Quella mattina, Veronica Panarello avrebbe dovuto accompagnare i propri figli a scuola, ed ella continua a sostenere che avrebbe portato Loris Stival davanti all'edificio scolastico. Ciò nonostante, per la Procura, la donna avrebbe lasciato che il bambino rientrasse in casa, per poi rientrare dopo aver accompagnato all'asilo il figlio minore e compiere l'omicidio. [MORE]
A difendere la presunta colpevole è l'avvocato Francesco Villardita. Quest'ultimo, durante un suo intervento a Radio24, ha dichiarato che Veronica Panarello «Si professa sempre innocente, continua a combattere e continuerà, ritengo a farlo. Solo che, sotto il profilo fisico ovviamente è una donna distrutta. Lascio solo immaginare in quale condizioni fisiche e psicologiche può trovarsi una persona che arriva oggi a pesare trentotto chili e ne ha perduti nove, per la scomparsa del figlio, per non poter vedere l’altro figlio e per essere privata della sua libertà personale».
Veronica Panarello: per la Procura avrebbe agìto da «Lucidissima assassina»
Nella giornata di ieri erano giunte le motivazioni fornite dal Tribunale del Riesame in merito alla negata scarcerazione della donna. Per i giudici Veronica Stival avrebbe agìto «Con agghiacciante indifferenza, da lucidissima assassina. Con sconcertante glacialità nell'ordire la simulazione di un rapimento a scopo sessuale. Con una impressionante determinazione nel liberarsi del cadavere del figlio, scaraventandolo nel canalone per lucidamente occultare le prove del crimine».
Nel documento di 109 pagine contenente le motivazioni, si legge inoltre quale sarebbe il movente: «La rabbia incontenibile per il fallimento del piano mattutino che non prevedeva l' ingombrantè presenza del suo primogenito». Il delitto sarebbe stato «Verosimilmente propiziato da un 'capriccio' di Loris che, sconvolgendo i piani di Veronica Panarello, voleva rimanere con la mamma, incuriosito dal suo look esteticamente curato».
Infine, per i giudici la donna potrebbe uccidere nuovamente, pertanto si sarebbe resa necessaria la custodia cautelare. Veronica Panarello, per la Procura, avrebbe anche messo in atto una «Pronta strategia manipolatoria».
(Foto da repubblica.it)
Alessia Malachiti