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MILANO, 8 SETTEMBRE 2011 - Valter Lavitola, indagato in un'inchiesta della procura di Napoli per una presunta un'estorsione a Silvio Berlusconi insieme all'imprenditore Giampaolo Tarantini, non sarebbe tornato in Italia proprio sul consiglio del Premier.[MORE]
A rivelarlo è il quotidinao L'Espresso, secondo cui l'ex giornalista e faccendiere si trovava in Bulgaria, esattamente a Sofia per concludere degli affari, quando viene a sapere, dopo una fuga di notizie, dell'inchiesta a suo carico. Proprio allora, preso dal panico e dall'inquietudine, tenta in ogni modo di parlare con Presidente Berlusconi. Dopo aver chiamato più volte Marinella Brambilla, segretaria del Premier, riesce finalmente a parlare con quest'ultimo, che secondo la ricostruzione de L'Espresso si mostra «calmo» e lo rassicura dicendogli che sarà stata fatta chiarezza. Nel corso della telefonata Lavitola chiede a Berlusconi: «Che devo fare? Torno e chiarisco tutto?». Berlusconi allora gli risponde: «Resta dove sei». Lavitola, senza farselo ripetere due volte, organizza una fuga in Brasile, diventando così latitante.
Niccolò Ghedini, avvocato del premier nonché parlamentare del Pdl, smentisce prontamente il settimanale: «La notizia apparsa sul sito dell'Espresso che il Presidente Berlusconi avrebbe detto al Lavitola di non tornare è del tutto assurda e infondata».
Monia Sofia