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BARI, 14 MARZO 2014 - La vicenda della psichiatra uccisa a Bari da un suo paziente nel centro di salute mentale dove lavorava ora ha una svolta. Le autorità in quel momento avevano pensato a potenziare l'organico per evitare nuovi "incidenti", ma ora la parola passa all'autorità giudiziaria.
Il responsabile era stato giudicato dal GIP per direttissima come colpevole di omicidio volontario. La notizia è che il prossimo 3 Giugno, la Corte di Assise di Bari deciderà se la scelta del GIP sia stata consona o se ci sono nuovi elementi da valutare.[MORE]
La donna fu uccisa mentre lavorava con ben settanta coltellate: l'uomo fu poi fermato dalle forze dell'ordine in stato di shock. I fatti risalgono ormai a Settembre 2013. La notizia aveva poi fatto il giro sulle testate nazionali e aveva fatto riaprire il dibattito sulle condizioni delle persone affette da disturbi mentali.
Per sapere la verità giudiziaria, quindi, sarà necessario attendere il 3 Giugno 2014. Nell'attesa, resta il ricordo per una psichiatra professionale, che ha svolto il suo lavoro con amore e che in questa sua professione ha poi trovato un tragico destino.
Fonte: Ansa.it
Fonte immagine: Repubblica.it
Annarita Faggioni