Caso Diciotti: Conte difende Salvini, per Grasso memorie irricevibili
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ROMA, 7 GENNAIO- Quest’oggi Matteo Salvini ha presentato alla Giunta Autorizzazioni al Senato le sue memorie sul caso Diciotti, a queste è stato allegato un documento che porta la firma del premier Giuseppe Conte ed una lettera da parte di Luigi Di Maio e Danilo Toninelli.
Nella sua lettera, il Presidente del Consiglio spiega: “Sento il dovere di precisare che le determinazioni assunte in quell’occasione dal ministro dell’Interno sono riconducibile ad una linea politica sull’immigrazione che ho condiviso con i ministri competenti, in coerenza con il programma di governo”.
Dichiara, ancora, Conte: “Le azioni poste in essere dal ministro dell’Interno si pongono pertanto in attuazione di un indirizzo politico-internazionale, che il governo da me presieduto, ha sempre coerentemente condiviso fin dal suo insediamento. Di questo indirizzo, così come della politica generale del Governo, non posso non ritenermi responsabile, ai sensi dell’articolo 95 della Costituzione”.
Il premier scrive nel suo documento: “In primo luogo l’azione del governo è stata indirizzata a contrastare il traffico odioso di esseri umani e ad impedire la tragica perdita di vite umane; in secondo luogo il governo ha posto in essere ogni azione utile a promuovere una politica di contrasto all’immigrazione irregolare quanto più possibile condivisa a livello europeo, in particolare ebbe luogo un’interlocuzione con le autorità maltesi relativamente all’individuazione del porto di sbarco e fu avanzata una richiesta agli altri Stati membri dell’Unione e alla Commissione Europea per la redistribuzione di migranti”.
Per Pietro Grasso (Leu) i documenti allegati alle memorie di Salvini sono irricevibili, per questo motivo, ha chiesto l’invio delle carte al tribunale dei ministri.
La Giunta ha momentaneamente sospeso i lavori, vi ritornerà in giornata per valutare la richiesta Leu.
Il M5s non approva tale decisione come dichiara il capogruppo Michele Giarrusso: “Sollevando la questione dell’irricevibilità delle lettere del governo c’è chi vuole impedire al ministro Matteo Salvini di difendersi”.
Ludovica Portelli