Caso Aldrovandi: Patrizia Moretti e La Nuova Ferrara accusati di diffamazione
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FERRARA, 24 FEBBRAIO 2012 – La vicenda del figlio ha fatto il giro ti tutta Italia nel corso di questi cinque anni. È stata questa la battaglia di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi per la cui morte, avvenuta 25 settembre 2005, sono stati condannati a tre anni e sei mesi i quattro agenti in servizio quella notte. Adesso è accusata di diffamazione a danno del pm Mariaemanuela Guerra, la prima che si occupò del caso. La medesima accusa è stata rivolta anche a Daniele Predieri, Marco Zavagli e Paolo Boldrini, rispettivamente giornalisti e direttore de La Nuova Ferrara, rei di aver riportato le dichiarazioni della donna. [MORE]
I primi mesi dell'inchiesta saranno molto criticati dalla Moretti, che rimprovera alla Guerra na carenza nelle indagini. Il processo in questione avrà inizio il 1 Marzo a Montova, ovvero il luogo dove viene stampato La Nuova Ferrara e si parlerebbe di un risarcimento di 300.000 euro ai danni del quotidiano contro il quale la Guerra si è costituita parte civile. In ballo la reputazione professionale del pm, messa in discussione dalle dichiarazioni della Moretti. Su questo punto La Nuova Ferrara è stato più che chiaro, la sua responsabilità sarebbe annullata dal fatto che i commenti della Moretti sarebbero facilmente rintracciaibili nella documentazione fornita dai giudici di primo e secondo grado di Ferrara e Bologna, come riporta oggi Repubblica. Il tutto si andrebbe ad aggiungere al processo civile che si svolgerà il 21 marzo ad Ancona, nel quale i danni richiesti a La Nuova Ferrara ammonterebbero a un milione e mezzo di euro.
Di questo Patrizia Moretti ne ha parlato anche sul blog dedicato alla scomparsa del figlio, dichiarando di essere "triste e delusa". È la stessa Moretti a chiedersi perché venga tirata in ballo soltanto La Nuova Ferrara, quando le sue dichiarazioni sarebbero state riprese da altrettanti media fra documentari, siti web, radio e tv. "Non capisco dove si voglia arrivare con queste querele per diffamazione – prosegue la Moretti – l'unico morto è Federico e vorrei che si avesse rispetto per per lui e per la sua giovane vita perduta".
Cecilia Andrea Bacci