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ROMA, 29 DICEMBRE 2012- Mario Monti si candida alla premiership del Paese, dando vita ad una coalizione politica con "vocazione maggioritaria" composta da una 'sua' lista elettorale rivolta principalmente alla società civile alleata con partiti politici tradizionali, come Udc e Fli. Al voto, la formazione si presenterà con una unica lista in Senato e più liste alla Camera, ma con un denominatore comune nello slogan "Agenda Monti per l'Italia".
Da oggi si apre una fase di responsabilità, basta con la demagogia e le false promesse", ha affermato il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, nel corso di una conferenza stampa presso la sede nazionale del partito.
"Non è tentativo di coprire posizione di centro tra una sinistra e una destra è tentativo di rompere alcune barriere e confini e introdurre nuovi criteri aggregazione: individuare chi è disposto a impegnarsi riforme rompendo forme arcaiche di sindacalismo", ha detto Monti ieri in conferenza.
"Ritengo che l'emergenza non sia finita, è finita l'emergenza finanziaria ma c'é una altrettanto grave e forse più importante emergenza: quella della disoccupazione, soprattutto giovanile e della mancanza di crescita", ha detto Monti.
"Non immaginiamo alleanze con gli uni o gli altri, questa è un' operazione di rinnovamento nel profondo della politica italiana che deve avere un giorno vocazione maggioritaria", ha spiegato il professore.
"Non ho mai pensato di creare un nuovo partito, non sono l'uomo della provvidenza". Ci sarà un rassemblement e uno statuto ma non un nuovo partito, ha detto Monti.
Ci sarà dunque una sola lista che si richiama a Monti al Senato e più liste alla Camera, una dell'Udc e una civica, ha tra l'altro detto il professore in conferenza stampa al Senato.
"E' ovvio che nel nostro programma il riferimento all'Europa non è un riferimento servile ma protagonistico, è centrale e condiviso da tutti".
"Oggi ho incontrato gli aderenti alla cosiddetta Agenda Monti, altre adesioni stanno pervenendo in queste ore".
''La legittimazione popolare è significativamente più importante di un collegio alla Camera. Stiamo parlando di un anno di lavoro e della missione dell'Italia".
"Ho chiesto la collaborazione di Enrico Bondi per una specie di 'due diligence'' per valutare eventuali conflitti interesse candidati. E su questo i partecipanti si sono dichiarati d'accordo".
"Sono molto grato di ciò che stato scritto su di me, ma la nuova formazione politica che nasce oggi unisce intorno a un programma impegnativo per la crescita del Paese e si rivolge a persone di buona volontà, credenti e non credenti ". Lo ha detto Mario Monti aggiungendo: "Non è su queste questioni che si articola questa nostra formazione e credo che in primis siano le coscienze individuali e la sede parlamentare le sedi in cui i valori e le iniziative debbano esplicarsi. Credo che sia molto importante rispettare la libertà di coscienza, fermo restando il doveroso rispetto della dignità delle persone".
"E' stato molto interessante - spiega Monti - vedere le posizioni emerse durante la riunione di oggi", al termine della quale "é stato deciso che al Senato, anche per ragioni tecniche, ci sarà una lista provvisoriamente denominata 'agenda Monti per l'Italià, non so se questa sarà la denominazione definitiva". "Anche per la Camera - aggiunge il premier - i partecipanti alla riunione mi hanno offerto la loro disponibilità ad accettare una lista unica ma ho pensato che, proprio rifiutando il personalismo nella politica e rispettando le diverse identità e storie fosse più opportuno, più significativo, avere una lista dell'Udc, di una forza politica che per prima ha visto i limiti del bipolarismo combattivo e che è stata più delle altre un sostegno permanente all'attività del nostro governo. Ci sarà una lista civica, non so se ce ne saranno le altre e ci sarà una coalizione di queste liste".
"Chi ha partecipato alla riunione? Questo è significativo anche perché queste sono sole le prime adesioni". Mario Monti elenca in conferenza stampa i partecipanti alla riunione che ha avuto oggi con gli aderenti al progetto Agenda Monti. "C'erano esponenti di forze politiche, oggi presenti in Parlamento, in particolare Pier Ferdinando Casini, per l'Udc e per sé stesso; altri parlamentari uscenti, che si riferiscono al Terzo Polo come Benedetto della Vedova, Linda Lanzillotta, il senatore Nicola Rossi. C'erano esponenti politici finora appartenuti ad altri poli, non del centro, che hanno ritenuto interessante aderire a questa nuova formazione: ad esempio Pietro Ichino e Mario Mauro, rispettivamente domiciliati nel Pd e nel Pdl. Poi abbiamo avuto esponenti significativi della società civile, non c'era Montezemolo ma c'erano Carlo Calenda e Andrea Romano. E ancora, il presidente della regione autonoma di Trento Lorenzo Dellai, e Andrea Olivero, e alcuni ministri del governo che sta per concludere il mandato".
"Altri avranno più vocazione di me a partecipare ai comizi". "Io dirò la mia sull'attività del governo e su come vediamo le sfide che l'Italia ha di fronte a sé e con essa l'Europa".
"Stavo per dire 'wait and see', ma invece lo dico in italiano, come si dice: aspettiamo e vediamo". Mario Monti ha concluso così la risposta a una domanda sull'ipotesi che possa approdare a palazzo Chigi dopo le elezioni, anche arrivando secondo nella graduatoria dei voti. "A palazzo Chigi - dice Monti nella conferenza stampa al Senato - sono stato in un periodo molto difficile e sono contento di non aver assistito ad una catastrofe dell'Italia e invece di aver contribuito a rimettere l'Italia saldamente in carreggiata e al centro della dinamica europea. Io credo - aggiunge il premier - che questa formazione possa avere risultati significativi, non è il caso di definire a priori cosa si farà in futuro".[MORE]
Fonte: ANSA