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TARANTO, 18 GENNAIO 2014 - Il suo appartamento era crollato come valore commerciale, non per il mercato immobiliare, ma per l'inquinamento del vicino polo siderurgico, che costringe ancora oggi i cittadini del quartiere Tamburi di dipingere di rosa le case prima che ci pensino le polveri sottili.
Il proprietario era passato alle vie legali e oggi il tribunale gli dà ragione: Riva dovrà risarcire il proprietario con 13mila Euro, pari al 20% del valore dell'immobile. Il calcolo è stato fatto anche in base alle perizie fatti da esperti, che hanno evidenziato come, se la casa si trovasse in altro punto della città, non avrebbe perso valore.[MORE]
La sentenza si basa su un precedente documento della Cassazione, che aveva ribadito ancora una volta l'esistenza di polveri sottili nell'aria. La sentenza a Taranto è molto importante, perché arriva dopo il ricorso di altre 139 famiglie, nelle stesse condizioni del proprietario che ha vinto questa causa.
L'anno scorso la vicenda delle case che crollavano di prezzo nel rione Tamburi era arrivata in consiglio comunale, da parte del consigliere Aldo Renna. Purtroppo, nessuna azione era seguita a quell'interrogazione e il sindaco Stefàno continua a latitare sull'argomento.
Un provvedimento è però giunto sotto gli occhi di tutti: vista la scarsa pavimentazione stradale del quartiere Tamburi e dell'adiacente cimitero, è stato disposto un abbassamento dell'aliquota comunale per la ex Imu, proprio a causa dei danni che l'inquinamento ha causato nei palazzi vicini.
Fonte: Corriere del Giorno
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