Carri armati turchi entrano in Siria per combattere l'Isis
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VIBO VALENTIA, 24 agosto - Fonti locali informano che 20 carri armati turchi sono entrati in Siria per strappare all'Isis il distretto di confine di Jarablus. [MORE]
L'offensiva è confermata anche dalle parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha voluto precisare anche l'intenzione di colpire le milizie dell'opposizione curda, impegnate nella lotta all'Isis con il sostegno degli Stati Uniti d'America. Il Governo di Ankara considera il movimento indipendetista curdo un gruppo terroristico assieme agli jihadisti e al predicatore Fethullah Gülen, ritenuto l'ispiratore del fallito colpo di stato delle scorse settimane.
"Metteremo fine ai nostri problemi al confine" perche "la guerra in Siria è la ragione per cui la Turchia è stata colpita dal terrorismo, sia dei curdi che dell'Isis", ha dichiarato Erdogan. Per il governo siriano, invece, l'ingresso dei carri armati turchi nei propri confini è una "flagrante violazione della nostra sovranita'" e chiede anche la "fine di questa aggressione".
L'operazione turca denominata "Scudo dell'Eufrate" è scattata alle 4 del mattino. Una serie di raid aerei condotti dagli F16 turchi hanno preparato il terreno all'ingresso dei blindati, che hanno ricevuto anche il fuoco di copertura dall'artiglieria pesante.
Secondo alcuni esperti di strategia militare, l'arrivo a Jarablus dovrebbe avvenire da est verso il centro, dopo la conquista di alcuni villaggi da parte del Free Sirian Army, l'esercito dei ribelli siriani moderati sostenuti da Ankara. In base a quanto riportato dall'agenzia Dogan, 46 jihadisti sarebbero rimasti uccisi nelle battaglie per la riconquista i di queste città.
Il ministro dell'Interno Efkan Ala ha dichiarato che Ankara spera di concludere il tutto "a breve".
Daniele Basili
immagine da bbc.com