Caro Gesù la pagina del Vangelo sul perdono ti fa perdere tanti seguaci. Non piace.
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Perdonate e sarete perdonati - Vangelo del giorno [MORE]
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio». (Lc 6,36-38).
Pensiero.
Da sacerdote, le obiezioni più numerose che ricevo sono quelle sul perdono: “ma… però…se…”. Caro Gesù la pagina del perdono ti fa perdere un po’ di seguaci. Il perdono non piace a nessuno. Oggi va di moda la pagina sulla misericordia quella che pare che affermi che si va tutti in paradiso nonostante tutto. Peccato, però che questa pagina nel tuo vangelo non esiste.
Poi succede che, quando nella conversazione non si hanno più argomentazioni, si tira fuori l’asso: “come fa una madre a perdonare chi le ha ucciso la figlia?”. Non nascondo che questo me lo chiedo anche io. Come si fa?
Noi dobbiamo camminare verso il Paradiso. Siamo pellegrinanti verso la casa celeste. Lasciatemi passare un’immagine: prima di varcare quel cancello, dobbiamo lasciare tutto ciò che non è buono, santo, bello. Ora, ognuno ha il suo cammino. Io che sono sacerdote non posso pretendere che un altro, magari all’inizio del cammino di conversione abbia il mio stesso passo nella fede. Forse farà più fatica a fare certe cose o forse no ma ognuno deve essere aiutato a fare questo cammino.
Voi pensate che per i santi sia stato facile percorrerlo fino in fondo? Sono santi proprio perché lo hanno percorso fino alla fine. Si sono ogni giorno messi nelle mani del Signore e hanno camminato. Con Gesù non si conta il numero di quanto si deve perdonare o essere misericordiosi e buoni. Che forse mai il Signore ha contato il numero di quante volte ci ha perdonati? Che forse mai il Signore ha negato il perdono al peccatore pentito?
Capisco quando mi si dice: “provo difficoltà a perdonare”. Capisco meno quando mi si dice: “è impossibile”.
L’Antico Testamento aveva già posto l’uomo come misura per il perdono. Sarà perdonato, chi perdona. Chi non perdona, non può chiedere al Signore alcun perdono.
Chi si vendica subirà la vendetta del Signore, il quale tiene sempre presenti i suoi peccati. Perdona l’offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati. Un uomo che resta in collera verso un altro uomo, come può chiedere la guarigione al Signore? Lui che non ha misericordia per l’uomo suo simile, come può supplicare per i propri peccati? Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore, chi espierà per i suoi peccati? Ricòrdati della fine e smetti di odiare, della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti. Ricorda i precetti e non odiare il prossimo, l’alleanza dell’Altissimo e dimentica gli errori altrui (Sir 28,1-7).
Cosa aggiunge Gesù Signore a questa dottrina già consolidata? Lui pone il Padre suo come unico modello di misericordia verso il quale sempre guardare. Ma qual è la specificità della misericordia di Dio? È il dono del suo Figlio Unigenito dalla croce, da Crocifisso. Ora se il Padre ci dona Cristo Crocifisso e in Lui tutto se stesso per la nostra vita, ci potrà essere qualcosa che l’uomo non debba dare per la vita dei suoi fratelli?