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PALERMO, 24 Giugno – Il carnevale di Termini Imerese è stato “smascherato”
I reati contestati vanno dalla emissione di fatture false a truffa aggravata ai danni della Regione siciliana, della provincia di Palermo e del comune di Termini Imerese.[MORE]Questa è l’accusa che grava su 12 persone, denunciate a seguito dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza sulla realizzazione del Carnevale termitano.
Secondo l’arma dal 2007 al 2009 queste persone avrebbero percepito illegalmente 200 mila euro di fondi pubblici per mettere in scena i carri allegorici e l'intera kermesse.
Il raggiro ai danni degli enti locali siciliani riguarderebbe piccoli imprenditori del settore artistico con la complicità di alcuni amministratori locali.
A far scattare le indagini una denuncia che segnalava una pesante truffa i danni del Comune di Termini Imerese e le intercettazioni che hanno permesso alla guardia di finanza di ottenere dei dettagli importanti nel corso delle indagini durate circa due anni.
Fatture gonfiate o insesistenti, campagne pubblicitarie inesistenti, contributi previdenziali non versati e altro, queste le motivazioni che hanno portato all’arresto di due consiglieri comunali, un loro ex collega, un ex assessore sempre del comune, due funzionari, il mandatario SIAE e delegato di zona Enpals, la società Publitalia Service (creata ad hoc per emettere fatture false) ed infine alcuni imprenditori della provincia di Palermo.