Carceri: Moretti (USPP) arresti agenti offuscano opera esemplare svolta dalla Polizia Penitenziaria, i dettagli
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Carceri: Moretti (USPP) arresti agenti offuscano opera esemplare svolta dalla polizia penitenziaria tra le pieghe di una disastrosa gestione politico/amministrativa del sistema penitenziario e della giustizia: urge varare “piano carceri” e l’apertura tavolo permanente presieduto dal Ministro Nordio
ROMA 29 NOV. -“Mentre riponiamo la massima fiducia nella magistratura inquirente che ha emesso i provvedimenti nei confronti degli agenti in servizio a Reggio Calabria, analoghi a quelli notificati nei giorni scorsi a ad altri agenti in servizio nel carcere di Ivrea, è di tutta evidenza che urgono urgenti provvedimenti che uniformino le procedure che deve adottare la polizia penitenziaria in occasione di eventi critici, redigendo un protocollo operativo unico, affinché non ci sia alcun dubbio sulle modalità di intervento e di ricomposizione delle situazioni che compromettono l’ordine e la disciplina all’interno delle carceri italiane” questo quanto chiede il Presidente dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (USPP) Giuseppe Moretti in riferimento alla gogna mediatica, con tanto di pubblicazione di nomi operata anche sui quotidiani nazionali in merito alle misure cautelari adottate nei confronti di diversi poliziotti penitenziari.
“Mentre il fatto che vi siano delle reali responsabilità va accertato” prosegue Moretti “riteniamo che dopo quanto accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, ma prima ancora nel carcere di San Gimignano, non sia stato fatto nulla per mettere al sicuro l’operato della polizia penitenziaria, ma soprattutto dobbiamo constatare che sono stati inutili le segnalazioni quasi quotidiane rispetto alla deriva sicurezza nelle carceri derivante dalle condizioni di sovraffollamento, dalla circolazione libera nelle sezioni detentive di detenuti di ogni risma delinquenziale e, non ultimo dalla presenza nelle stesse sezioni ordinarie di detenuti che invece dovrebbero essere curati in apposite sezioni perché affetti da patologie psichiatriche”.
Per il Presidente USPP “si assiste ogni giorno ad episodi che possono essere strumentalizzati anche grazie all’introduzione di una legge, quella sulla tortura, che viene evocata ormai anche nel caso di azioni di ripristino della legalità e della sicurezza interna delle strutture penitenziarie, ma nonostante chiediamo l’utilizzo delle bodycam e di strumenti di contenimento di azioni violente poste in essere ai danni degli agenti, nulla viene fatto per mettere in sicurezza il lavoro degli stessi con protocolli operativi codificati ed omogenei che rispondano al mutato panorama di controllo dei detenuti da passato statico a dinamico senza tener conto della inadeguatezza strutturale e dell’assenza di figure professionali tali da integrare l’attività di limitata vigilanza della polizia penitenziaria”.
“L’unica strada per dare credibilità al sistema” rincara il Presidente Moretti “è quella tracciata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso introduttivo al Parlamento, ovvero quella di varare con urgenza un -piano carceri- per affrontare con provvedimenti di carattere emergenziale le esponenziali difficoltà alimentate da un clima che impedisce una corretta esecuzione penale in carcere. Se non si capisce che non è la polizia penitenziaria colpevole di quanto si sta sempre più verificando nelle carceri in riferimento anche alle aggressioni violente in danno degli agenti e tra detenuti stessi, il rischio di disordini e di accuse infamanti diventerà sempre più inevitabile e a pagarne le spese sarà solo chi è sempre in prima linea a rappresentare lo Stato, diventando il capro espiatorio di un sistema penitenziario fallimentare e contrario alla dignità del personale che vi opera oltre che dei detenuti. Aspettiamo di aprire un tavolo permanente presso il Ministero della Giustizia presieduto dal Ministro Carlo Nordio anche per capire la fondatezza dei tagli che sembrerebbero previsti nella Legge di Bilancio che sta per arrivare all’esame delle camere.”