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Quella di Mungo e’ solo una debole difesa d’ufficio L’incompatibilità del centro destra con il corpo elettorale è stata conclamata e pubblicamente ribadita da Abramo nella composizione della sua Giunta
Catanzaro 25 maggio 2012 - E’ la classica debole difesa di ufficio quella di Mungo che parla di “incompatibilità politico-elettorale” di Scalzo e mia con i cittadini di Catanzaro, non rendendosi forse conto che le urne hanno consegnato una città elettoralmente divisa in due e che il centro-destra rimane sopra il ballottaggio per soli 130 voti. In un clima particolare, in cui l’occhio dell’Italia intera è puntato sulle elezioni catanzaresi per le centinaia e forse miglia di preferenze coinvolte in riconteggi e per le irregolarità sotto l’esame della magistratura e degli organi competenti. Non a caso, lo ricordiamo a Mungo, il Consiglio comunale a settimane dal voto non è stato ancora proclamato. [MORE]
Sono fatti, come un fatto è che Mungo non si è candidato in questa ultima competizione elettorale; forse perché si è reso conto di essere lui stesso afflitto da “incompatibilità politico-elettorale” con i catanzaresi?
Del resto l’incompatibilità del centro destra con il corpo elettorale è stata conclamata e pubblicamente ribadita da Abramo nella composizione della sua Giunta. Una composizione che a differenza di quanto promesso in campagna elettorale manifesta la sfiducia che Abramo ha per le sue liste ed i relativi elettori, non valorizzando le competenze e le professionalità premiate dalle urne e presenti nella sua coalizione. Il messaggio sembra a tutti chiaro anche ad altri autorevoli esponenti del centro destra come leggiamo dai giornali.
Ma ritornando alla incompatibilità del candidato del centro destra Abramo esistono ragioni di diritto ed esistono anche, e non secondarie, ragioni etiche. Non bisogna chiudersi e arroccarsi in impossibili difese d’ufficio davanti alle regole ed all’etica.
I catanzaresi chiedono con forza, questo anche e soprattutto in un periodo di così grave crisi economica ed istituzionale, chiarezza nella gestione pubblica. L’accumulo di cariche, e quello che esse comportano, appartiene alla vecchia politica e noi siamo un’altra cosa, così come il presente ci impone. Ci aspettiamo che l’avvocato Mungo consigli in proposito al meglio il suo candidato sindaco.
Quanto alla raccolta dei rifiuti tutti ci auguriamo che la città superi la grave crisi dell’ultimo anno ma i comunicati propagandistici e gli annunci falsi sono ancora una volta l’ennesimo segnale di “incompatibilità politico-elettorale”, basta girare per le strade, uscire dai palazzi e parlare con le persone per capire che i rifiuti sono sempre al solito posto e che la fotografia della città è proprio una altra.
Vincenzo Capellupo
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