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WASHINGTON, 13 MAGGIO 2013 - In visita da Obama per discutere di affari diplomatici nel quartier generale della Casa Bianca, il primo ministro inglese non accantona né tralascia i problemi riguardanti la nazione che rappresenta. Anzi David Cameron ritiene doveroso anche d’oltreoceano far chiarezza sulla questione riguardante Gran Bretagna - Unione Europea.
Infatti per il leader britannico la situazione che vige all’interno dell’organizzazione internazionale comprendente i ventisette paesi membri è inammissibile e tal proposito afferma: « Non credo che lo status quo nell'Ue oggi sia accettabile. Io voglio cambiarlo e una volta cambiato voglio porre ai cittadini britannici un semplice quesito, dentro o fuori».[MORE]
Tra i suoi propositi politici appunto c’è un ridisegno del rapporto tra Bruxelles e Londra.
Il discorso del capo dei Tory, arriva come un botta e risposta, alle recentissime dichiarazioni di due ministri del suo stesso partito, Michael Gove, ministro dell'Istruzione, e Philip Hammond, ministro della Difesa, che auspicano ad un’imminente uscita del regno di Elisabetta II dall’Unione europea proprio tramite referendum.
«Non ci sarà un referendum domani, ci sarà un referendum prima della fine del 2017», queste le parole di Cameron tuttavia "sicuro del successo" delle future trattrative. Conclude affermando: «Lasciare l'UE prima ancora di avviare negoziati con Bruxelles sarebbe come gettare la spugna».
(foto: teleborsa.it)
Rosalba Capasso