Calcio. Trionfo Nerazzurro: L'Inter conquista l'Ottava Supercoppa Italiana! I commenti
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Calcio. Trionfo Nerazzurro: L'Inter conquista l'Ottava Supercoppa Italiana! I commenti

martedì 23 gennaio, 2024

Inzaghi: dedicato ai tifosi, complimenti ai ragazzi. Lautaro Martinez risplende nel momento clou della partita.

Le parole del tecnico nerazzurro al termine della vittoria in finale di Supercoppa Italiana contro il Napoli

L'Inter vince 1-0 contro il Napoli a Riyadh e alza al cielo la sua ottava Supercoppa Italiana. È il primo trofeo nerazzurro del 2024. A fine gare il commento del tecnico interista Simone Inzaghi che è diventato l'allenatore ad aver vinto il maggior numero di Supercoppe:

“Innanzitutto vanno fatti i complimenti al Napoli perché hanno fatto una grande partita e hanno difeso molto bene, lottando come dei leoni nonostante fossero in dieci. Ai miei ragazzi faccio i complimenti, abbiamo disputato una semifinale tre giorni fa, era una cosa nuova per tutti: abbiamo pagato qualcosina ma abbiamo avuto grandissima concentrazione difendendo molto bene. Nel primo tempo potevamo già andare in vantaggio con Dimarco, poi anche nella ripresa avremmo potuto segnare prima, ma avevamo di fronte una grande squadra. Io sono soddisfatto per i miei ragazzi e per la società, in questi miei tre anni non mi hanno mai fatto mancare nulla. Un grande merito ai nostri tifosi che hanno affrontato un lungo viaggio e volevamo condividere con loro questo trionfo sotto la curva.”

Simone Inzaghi

“Chiaramente abbiamo saputo della morte di Gigi Riva a fine primo tempo: ho avuto la fortuna di conoscerlo e di parlargli a Coverciano. Grandissimo calciatore e grandissimo uomo, lascerà un grande vuoto. Lautaro deve continuare così, ha fatto 6 mesi ottimi: è un leader, è un capitano. Molto, molto bene. Barella a fine primo tempo ha saputo della notizia di Riva, probabilmente doveva cercare di non farsi ammonire ma sono cose che possono succedere. Non sapevamo come poteva andare questa partita: di solito le finali si preparano con più calma. Qui avevamo giocato il giorno dopo il Napoli, avevamo un po' di stanchezza. Al Napoli vanno fatti i complimenti perché si sono difesi molto bene. Siamo rimasti lucidi e abbiamo anche cambiato modulo, sono molto contento dei subentrati. Stavamo esultando per il gol e abbiamo pensato al cambio inserendo Bisseck, è stato importantissimo in quei 4 minuti. Sul campionato? Sappiamo qual è la nostra corsa, abbiamo due grandi concorrenti che viaggiano a un livello altissimo, dobbiamo fare la seconda parte della stagione come i primi sei. ”

Lautaro regala la supercoppa all'Inter!

Con un gol nel recupero i nerazzurri battono 1-0 il Napoli: ottava Supercoppa della storia per l'Inter!

Corre da una parte all'altra del campo, sventola la maglia nerazzurra come una bandiera. Urla tutta la sua gioia, grida assieme al popolo nerazzurro. Dall'altra parte del mondo o a San Siro, non cambia nulla. L'Inter non ha confini, in campo e fuori. L'Inter è speciale, l'Inter è unica. Lautaro è il nostro capitano, è il numero 10, è l'ultimo ad arrendersi, anche nelle partite più sporche. Al minuto 91 segna, finalmente. Poi corre dalla parte opposta del campo, corre a prendersi l'abbraccio dei tifosi arrivati da Milano. Poi torna al centro del campo, dove può alzare il trofeo: sì, la Supercoppa è nostra, la Supercoppa torna in Italia con l'Inter. Ancora noi, ancora con un trofeo. 1-0, un gol nel recupero: per il terzo anno consecutivo la squadra nerazzurra solleva la Supercoppa Italiana, l'ottava nella storia del Club. Si fa la storia. Anche stavolta, ancora con un brivido lungo e un urlo liberatorio. Noi siamo l'Inter, risuona a Riyadh e nelle case di milioni di interisti. Che bello, vincere. Che bello sollevare trofei, sudare fino all'ultimo minuto e poi correre, tutti insieme, come amici, come una famiglia, dai propri tifosi. Luccica, la Supercoppa. Luccica e come nella passata stagione inaugura l'anno nel migliore dei modi, con un abbraccio trasversale, da Milano a Riyadh. Un solo cambio rispetto alla partita con la Lazio: c'è De Vrij per Bastoni. La partita è differente rispetto a quella con la formazione biancoceleste. Il Napoli ha uno schema chiaro e preciso: difesa, anche ad oltranza. E poi, se possibile, ripartire. Fa fatica l'Inter nei primi minuti: il gioco bello e pulito, anche spettacolare, inizia a sbocciare solo dopo un quarto d'ora. Brilla per un periodo, l'Inter, ma non è abbastanza incisiva per sorprendere Gollini.

Se il Napoli si affida alle sortite solitarie di Kvaratskhelia, l'Inter prova a lavorare palla a terra, a creare gioco come sa fare. Manca precisione, negli ultimi tocchi e nelle conclusioni. Ed è così anche la ripresa, che inizia con una girandola di ammonizioni che, di fatto, cambiano il corso del match. Tra il 10' e il 15', infatti, Simeone rimedia due cartellini gialli, lasciando in 10 il Napoli. Non cambia molto, l'inferiorità numerica, per la squadra napoletana: difesa a oltranza era, e così resta. Entrano Frattesi e Carlos Augusto, si gioca a una porta sola. Di fatto, però, Gollini non deve fare miracoli. Inzaghi schiera le tre punte: Sanchez a supporto di Lautaro e Arnautovic. Il finale è un assedio, totale e sfortunato. Il portiere si oppone come può, il Napoli annaspa. Serve un'invenzione, per evitare i rigori, per correre verso il trofeo. Eccola, è di chi si intende di questi minuti, di questi trofei: Sanchez, con una grande giocata, libera Pavard. Quella è la giocata che apre le porte del successo: il francese poi mette al centro, velo di Frattesi. L'appuntamento con la storia è, ancora una volta, di Lautaro Martinez. La sua corsa dalla parte opposta, dai suoi tifosi, è bellissima. E' la corsa della vittoria. La Supercoppa è nostra. Riyahd, sì, siamo ancora noi.


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