Calcio: razzismo, anche Blatter contro Sacchi, e c'è un caso Chelsea
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Calcio: razzismo, anche Blatter contro Sacchi, e c'è un caso Chelsea

mercoledì 18 febbraio, 2015

18 FEBBRAIO 2015 - Il polverone sollevato dalle parole "poco felici" dell'ex Ct Arrigo Sacchi: "Troppi giocatori di colore nelle squadre Primavera”, hanno fatto in questi ultimi due giorni il giro del mondo ed il coro di disappunto è stato unanime ad ogni latitudine dell'emisfero sportivo.

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Il problema del "razzismo" e della "xenofobia" non è nuovo anzi, sono da sempre una piaga sociale che ciclicamente ritorna in auge, e lo fa con sempre maggiore frequenza soprattutto all'interno degli stadi di calcio perchè essi rappresentano la cassa di risonanza per antonomasia per amplificare al massimo le svariate problematiche presenti nella nostra società.

C'è da dire che non sono però solo i tifosi ad avere atteggiamenti razzisti o xenofobi, ma anche allenatori che discriminano per la tendenza sessuale dei propri calciatori, giocatori che si offendono per la loro provenienza etnica ed i media che spesso usano metafore a sfondo razziale quindi, non c'è tanto da meravigliarsi quando un personaggio di spessore (come Arrigo Sacchi) prende una scivolata clamorosa come in questo caso.

Pertanto, unanime è stata la condanna per quanto accaduto, e la parola che più è corsa sui giornali e sui social è stata "shock", per commentare la gaffe commessa dall'ex Ct della nazionale. Il termine lo usa anche il capo del calcio mondiale Joseph Blatter, definendosi appunto "scioccato dalle parole usate da Sacchi", ma che si dice anche indignato per l'episodio successo ieri sera a Parigi a margine dell'incontro di champions tra il Paris Saint Germain ed il Chelsea, dove tepppisti inglesi non hanno consentito l'ingresso in metro ad un uomo di colore. In riferimento alle parole di Sacchi, Blatter ha risposto con un secco tweet, di buon mattino, scrivendo "smettila".

Altrettanto "scioccata" si è definita Fiona May, indimenticata atleta di colore, che tanto lustro ha portato con i suoi risultati ai colori azzurri nel corso delle varie olimpiadi cui ha partecipato. Ora, nella sua qualità di Presidente della Commissione della Figc per l'integrazione e la lotta al razzismo, creata ad hoc da Presidente Federale Tavecchio subito dopo lo scivolone che lo ha visto direttamente coinvolto con la questione delle "banane", ha dichiarato a Radio Capital: "Sono rimasta scioccata, è una cosa che non bisogna dire, a maggior ragione se si è personaggi pubblici come lui. Me lo sarei aspettato da altri, ma non da lui".

Ancora più incisivo il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone: "Sacchi ha detto una stronzata" - il suo commento a "Un giorno da Pecora" su Radio2". L’ex ct, interpellato dalla Gazzetta dello Sport, ha precisato tuttavia cosa voleva dire: “Sono stato travisato, figuratevi se io sono razzista. Ho solo detto che ho visto una partita con una squadra che schierava 4 ragazzi di colore. La mia storia parla chiaro, ho sempre allenato squadre con diversi campioni di colore e ne ho fatti acquistare molti, sia a Milano che a Madrid. Volevo solo sottolineare che stiamo perdendo l’orgoglio e l’identità nazionale”. Sacchi fino allo scorso anno aveva incarichi dirigenziali nel settore giovanile della Federcalcio.

Comunque, non è bastato questo suo chiarimento per alleggerire la montagna di critiche piovutagli addosso, a partire dal sottosegretario Graziano Delrio a Mino Rajola, dall'europarlamentare Pd Cecile Kyenge al presidente dell'Aic, Damiano Tommasi (che ha detto: "Al di là delle parole e dei toni, Sacchi ha sollevato un problema secondo me reale"), alla bandiera del calcio inglese Gary Lineker ieri pesantissimo nei confronti dell'ex tecnico del Milan ("Ci sono ancora troppi razzisti nel calcio italiano") e che per "par condicio" è oggi entrato in tackle anche contro quei tifosi del Chelsea che ieri sera, nella metropolitana di Parigi, hanno impedito l'accesso ai vagoni di un uomo di colore.

L'episodio di razzismo a cui si riferisce Lineker è stato rilanciato oggi dal britannico "Guardian" che ha pubblicato un video amatoriale, girato ieri sera nella metro parigina, in cui si vedono alcuni ultras del Chelsea che impediscono a un uomo di colore di salire a bordo e lo apostrofano al grido: "Siamo razzisti, siamo razzisti e questo ci piace". Questo il suo commento affidato ad un tweet: "comportamento nauseante, imbarazzante, idiota e vergognoso".

 

Pasquale Rosaci (fonte immagine: youtube.com)


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