Calcio: Josè Mourinho - "Mi manca allenare, voglio un club"

Laura Fantini
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LONDRA, 19 Agosto - Un uomo che ha sempre spaccato in due l'opinione pubblica, ha vinto tanto ovunque sia andato, o si odia o si ama, diretto, così come lui e', si torna a parlare di Jose' Mourinho

Lo "Special One", rimasto "disoccupato" da dicembre della passata stagione, esonerato dal Manchester United dopo due anni di panchina, è stato intervistato oggi dalla tv spagnola 'El Chiringuito'. Si e' visto un Mou diverso, meno grintoso e più vulnerabile, ha confessato emozionato: - "Il calcio mi manca". 

Dopo un inizio quasi liberatorio lontano dal rettangolo verde, e' salita la malinconia ed e' venuto fuori il vero lato del tecnico. - "Mi stavo divertendo finché non è diventata una cosa seria. È stata una cosa seria finora, e adesso che mi sono fermato invece di godermela mi manca" - queste le parole del portoghese. 

Un personaggio tanto amato dai suoi tifosi, capace di portare i club da lui allenati, al raggiungimento di vere e proprio imprese sportive, come la conquista del Triplete per la sua Inter nel 2010 e allo stesso modo tanto odiato dalla sponda avversaria, per i suoi gesti plateali come il simbolo delle manette in un'Inter-Sampdoria, dello stesso anno, dove i nerazzurri giocarono in  9 contro 11, già alla fine del primo tempo o per la famosa frase "Zero Tituli" rivolta alla Roma e al Milan nella stagione 2009. Un rapporto altalenante anche con la stampa sportiva con la quale Mourinho ha avuto approcci diretti e spesso duri, specialmente con quella nostrana. Lo Special One, ha ancora il fuoco dentro, vuole un club.

   Dopo le prime esperienze in panchina tra Portogallo e Spagna, la sua ascesa si concretizza con il passaggio al Porto, dove in due stagioni e mezza vince due campionati(2003 e 2004), una Coppa (2003) e una Supercoppa nazionale (2003) ma soprattutto una Coppa UEFA (2003) e una Champions League (2004). Nel 2004 viene chiamato alla guida del Chelsea, con il quale si aggiudica due campionati (2005 e 2006), due Coppe di Lega (2005 e 2007), una Coppa d'Inghilterra(2006-2007) e una Supercoppa inglese(2005). Dopo aver rescisso il suo contratto con il club londinese nel 2007, firma con l'Inter, che conduce alla vittoria di due campionati (2009 e 2010), una Coppa Italia(2010), una Supercoppa italiana (2008) e una Champions League (2010). Terminata l'esperienza in Italia, si trasferisce prima al Real Madrid, con il quale si aggiudica un campionato (2012), una Coppa del Re (2011) e una Supercoppa spagnola (2012), per poi tornare al Chelsea, con cui vince un altro campionato (2015) e un'altra Coppa di Lega (2015). Allena poi il Manchester United, con cui vince una Supercoppa inglese (2016), una Coppa di Lega (2017) e un'Europa League(2017).  A livello individuale, tra gli altri riconoscimenti, è stato premiato come miglior allenatore del mondo dall'IFFHS nel 2004, 2005, 2010 e 2012, nonché come miglior allenatore dell'anno FIFA nel 2010 e UEFA nel 2004, 2005, 2006 e 2010. 

Dieci anni vissuti sul campo da calciatore ma nella virata verso il comando della panchina, dove  tecnica e psicologia la fanno da padrona, e' venuto fuori tutto l'estro e la grinta di Jose' Mourinho. Si vocifera su un possibile contatto tra il tecnico e il Benfica.

Laura Fantini 

fonte immagine supereva.com







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Scritto da Laura Fantini

Giornalista di InfoOggi

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