Calcio, Catanzaro-Frosinone: rabbia e nostalgia
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Calcio, Catanzaro-Frosinone: rabbia e nostalgia

domenica 3 novembre, 2024

La gara che tra qualche ora vedrà giallorossi e gialloblù scendere in campo al “Ceravolo” avrà un sapore particolare per l’assente di lusso, l’ex mister Vivarini

Stadio “Ceravolo” ore 15.00: i due allenatori siederanno nelle loro rispettive panchine ma mentre su quella giallorossa ci sarà il nostro Fabio Caserta che da qualche giornata a questa parte ha consolidato il suo posto alla guida della squadra grazie alla svolta data in termini di gioco e risultati, su quella laziale non ci sarò il grande ex tanto atteso in città da avversario, Vincenzo Vivarini.

Colui che è entrato di diritto nella storia del calcio giallorosso per quanto di bello mostrato in termini di gioco nei due anni e mezzo di permanenza sarà costretto a seguire la gara dalla TV.

Lo farà, ne siamo certi, perché nonostante l’emozione mista forse a rabbia che lo attanaglieranno per ciò che poteva essere e non è stato, sarà curioso nel seguire l’andamento della squadra per la quale è ancora tesserato nonostante l’esonero e di quella che sarebbe potuta essere ancora la “sua” se avesse deciso di non rescindere a inizio stagione il contratto che ancora lo legava al Catanzaro.

Parlare del passato non ha più senso anche perché si è scritto e detto tanto sui modi, sui tempi e sui motivi che hanno spinto il tecnico abruzzese ad allontanarsi dalla Calabria.

Fatto sta che adesso il buon Vincenzo, consapevole dei rischi che si corrono per chi esercita la sua attività, è costretto ad accomodarsi sul divano di casa per seguire la partita da spettatore che, siamo convinti, non è detto che faccia il tifo per i laziali pur facendone parte a tutti gli effetti.

Nella vita spesso ci si pente delle scelte che si fanno, lavorative o meno. Il calcio non è esente da questo e l’esempio più evidente è proprio quello di mister Vivarini che, per quei rischi di cui si parlava, adesso probabilmente nutrirà una certa nostalgia nel vedere quel terreno di gioco ma soprattutto quel meraviglioso pubblico giallorosso che per oltre due anni lo ha osannato e inneggiato come pochi altri suoi colleghi del passato.

In una piazza difficile ed esigente ma sempre più matura come la nostra il trattamento a lui riservato non è facilmente riscontrabile ma le scelte si devono rispettare pur dovendone pagare le conseguenze chi le fa.

Mister Vivarini resterà sempre nei cuori di tutti, anche di coloro che, amareggiati e fin troppo delusi si auguravano dopo il suo addio “di non arrivare a mangiare il panettone a Frosinone”.

Grazie mister Vivarini, a prescindere. Non ci resta che augurarle per oggi solo “buona visione!”

Maurizio Martino


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