Bimbo aggredito con un calcio: testimone, ha fatto volo di 2 metri “denunciato autore”
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COSENZA, 6 SETTEMBRE - Ha visto una neonata in carrozzina e con l'innocenza dei suoi tre anni si è avvicinato, forse per salutarla. Ma quella vicinanza non è andata giù al padre ed alla madre dalla carnagione chiara della piccola (e non un bambino come si era appreso in un primo momento). Troppo scura la pelle dell'altro rispetto alla propria per consentire anche solo un minimo contatto. E così, per allontanare l' "intruso", la coppia ha aggredito il piccolo e l'uomo ha pensato bene di colpirlo con un calcio all'addome, infischiandosene della tenerissima età. Quindi si sono allontanati velocemente, tra gli insulti di chi ha assistito alla scena e, secondo qualcuno, dopo avere ricevuto anche un sonoro ceffone per il gesto. É accaduto a Cosenza, dove la polizia, in brevissimo tempo, ha individuato e denunciato per lesioni personali aggravate la coppia responsabile del gesto, T.D., di 22 anni, e M.V., di 24. Il fatto - avvenuto martedì scorso ma di cui si è appreso solo oggi - è stato ricostruito da una passante che ha assistito alla scena ed ha subito avvertito il 118 e la polizia. "Ho visto quel bimbo fare un salto di due metri e accasciarsi a terra.
Non potevo credere a quello che stava succedendo. Il mio primo pensiero è stato soccorrerlo" è stato il drammatico racconto della giovane testimone. Quest'ultima ha anche lanciato un appello alla madre del bambino colpito perché le faccia sapere le condizioni del figlio e dicendosi pronta ad aiutarla. Il bambino è stato soccorso da alcuni passanti e portato nel pronto soccorso dell'ospedale per le cure del caso. Fortunatamente non ha riportato ferite gravi - è stato giudicato guaribile in 5 giorni - fisiche, ma quelle morali, anche se ancora piccolo, probabilmente se le trascinerà per molto tempo. Il bambino era andato dal medico insieme alla mamma ed ai fratellini di 8 e 10 anni. Lo studio si trova in via Macallè, una traversa del centralissimo corso Mazzini. L'attesa dal dottore, però, si è protratta, e la donna ha deciso di concedere un gelato ai figli.
Ha dato loro i soldi ed i tre bambini sono usciti insieme per recarsi in gelateria. Su corso Mazzini l'incontro. Il più piccolo dei fratelli ha visto la carrozzina e si è avvicinato. Un gesto innocente, ma che gli è costato il calcio all'addome da parte dell'adulto. Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha parlato di un episodio "raccapricciante" che provoca "indignazione e sconcerto", sottolineando come Cosenza sia "storicamente città di inclusione e accoglienza. Qualsiasi sia il motivo, se di natura razzista o di cieca follia - ha detto il sindaco - certamente si tratta di un gesto gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione, né deve essere sottaciuto". Sulle tracce del responsabile dell'aggressione si sono subito posti gli agenti della sezione volanti della Questura di Cosenza alla quale la madre del piccolo ha formalizzato la denuncia. Gli investigatori hanno sentito la testimone e hanno acquisito le immagini delle tante telecamere di sicurezza presenti nella zona. E' bastato poco, poi, ai poliziotti ad individuare ed identificare la coppia protagonista dell'aggressione ed a denunciarla.