Dichiarazioni di Pippo Callipo su impegno riduzione costi politica
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Calabria: Pippo Callipo, prendo impegno per riduzione costi politica. "Non è possibile avere Consiglio regionale tra i più costosi"
CATANZARO, 14 GEN - "Dinanzi ai disagi dei calabresi e alla crisi che attanaglia la Calabria non è possibile avere uno dei più costosi Consigli regionali d'Italia. Per questo prendo l'impegno di ridurre i costi della politica, che in alcuni casi sono dei veri e propri lussi". Lo ha detto il candidato alla Presidenza della Regione Pippo Callipo a margine di due ad Amaroni e a Soverato.
"So che i 5Stelle, nella legislatura appena chiusa, hanno proposto - ha aggiunto Callipo - una legge di iniziativa popolare per il taglio dei costi della politica che, però, non è stata presa in esame. Ebbene, m'impegno fin d'ora affinché i contenuti di quella iniziativa possano, magari attraverso una nuova proposta legislativa, essere discussi ed approvati.
Com'è noto ho già dichiarato che, se eletto presidente della Regione, rinuncerò all'indennità a favore di un fondo per il sociale. Non pretendo che altrettanto facciano gli altri candidati, però mi pare assolutamente doveroso, per il rispetto che dobbiamo avere per i cittadini calabresi, sostenere con decisione la riduzione degli emolumenti spettanti ai rappresentanti del popolo in seno all'Assemblea legislativa regionale e la sostanziale riduzione dei fondi destinati ai Gruppi consiliari".
"La questione - sostiene ancora Callipo - è di quelle che legittimamente accendono gli animi dei cittadini, soprattutto perché la politica finora ha preso tanto e dato pochissimo alla Calabria. Su questo mi appello anche agli elettori 5stelle affinché non sprechino il loro voto e si uniscano alla nostra rivoluzione per ridare legalità e trasparenza alla Regione. Ma chiedo a tutti i calabresi di assumersi le proprie responsabilità: non possiamo essere arrabbiati con i politici che hanno sempre badato ai propri interessi e poi rivotarli il 26 gennaio o disertare le urne. Così si consentirebbe alla vecchia politica di tornare a fare i suoi comodi. E la Calabria non può più permetterselo".