Calabria guarda alla zona bianca. Coldiretti, +20% fatturato ristorazione. Un caso di variante delta
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CATANZARO, 17 GIU - La Calabria guarda ormai alla zona bianca che, stando ai numeri, dovrebbe essere decretata domani a far data da lunedì 21 giugno. I contagi nelle ultime 24 ore sono stati 69 (ieri 66) con un tasso di positività del 3% (ieri 2,73%).
Le vittime sono 3 - ma un decesso è avvenuto il 10 aprile di una persona sintomatica e con link epidemiologico, diagnosticato con solo test antigenico - con il totale che sale a 1.217. Anche negli ospedali ormai i reparti si svuotano. -17 degenti in area medica (123) anche se si registra un nuovo ingresso in terapia intensiva (11) con i reparti comunque in grado di fare fronte alle necessità. Intanto anche in Calabria è stato individuato un caso di variante delta (indiana), il primo nella regione.
A scoprirlo il laboratorio di microbiologia dell'Asp di Reggio Calabria effettuando un sequenziamento. Tuttavia, tiene a specificare Alessandro Giuffrida responsabile del Servizio di prevenzione dell'azienda sanitaria reggina, "il caso è assolutamente isolato.
Lo abbiamo individuato tempestivamente e la persona contagiata è in assoluto isolamento". Al di là della scoperta, i numeri complessivi della pandemia sono in netto miglioramento. Secondo il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe è in ulteriore miglioramento, nella settimana 9-15 giugno, l'indicatore relativo ai casi attualmente positivi al Covid per 100.000 abitanti, 410, in calo del 30,3% rispetto alla settimana precedente.
Sempre dai dati di Fondazione Gimbe la percentuale di popolazione vaccinata con ciclo completo è pari al 23,5% a cui aggiungere un ulteriore 23,7% solo con prima dose. L'ormai imminente zona bianca, intanto, porterà, secondo le stime di Coldiretti, ad un incremento del fatturato nel sistema della ristorazione che si aggira intorno al 20%.
Secondo l'associazione, "gli effetti si faranno sentire a cascata sull'intero sistema agroalimentare con la vendita di vino ed altro cibo che ha subito limitazioni dall'inizio della pandemia". E con la graduale ripresa di prime comunioni, matrimoni ed altre cerimonie a beneficiare sarà anche il comparto florovivaistico.