Cagliari e hinterland, acqua non potabile per i prossimi dieci giorni
Cronaca Sardegna

Cagliari e hinterland, acqua non potabile per i prossimi dieci giorni

venerdì 14 febbraio, 2014

CAGLIARI, 14 FEBBRAIO 2014 – L’acqua che sgorga dai rubinetti di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Selargius, Monserrato, Elmas e Maracalagonis non è potabile e non lo sarà per circa dieci giorni. La Asl e i sindaci dei comuni coinvolti hanno vietato l’impiego diretto dell’acqua per usi alimentari: non si potrà bere né usare per cucinare, mentre sarà possibile ricorrere all’acqua del rubinetto per lavare frutta e verdura e per scopi igienici.

L’acqua “grezza” che giunge nei potabilizzatori di Simbirizzi, Elmas, San Michele e Sestu non arriva più dal Lago Mulargia, ma bensì dal fiume Cixerri, che ha una carica batterica decisamente più alta. Per questo motivo i tecnici di Abbanoa stanno effettuando degli interventi al fine di potenziare gli impianti, che devono essere in grado di abbassare la percentuale di cloriti, ossia quel valore che, pur non essendo allo stato dei fatti dannoso per la salute, necessita di essere ridotto per poter classificare le acque come potabili. I lavori dovrebbero concludersi, ha promesso l’Enas, entro il 24 febbraio, data in cui dovrebbero essere cancellati tutti i divieti sull’utilizzo delle acque.[MORE]

Intanto, la consigliera regionale di Sel, Claudia Zuncheddu, si è lamentata perché la notizia del divieto non è stata diffusa in maniera adeguata e ha chiesto maggiore chiarezza, poiché "la popolazione ha il diritto di sapere quando è cominciato il problema e quali rischi si corrono consumando l'acqua non potabile".

(Foto da: alfabio3.blogspot.com)

Vanna Chessa


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