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ROMA, 1° GIUGNO - "Invochiamo un immediato intervento da parte del titolare della Presidenza dell'organo di autogoverno dei giudici, il presidente Sergio Mattarella. Sia lui personalmente a mettere in luce le non più sostenibili dinamiche di mal funzionamento del Csm". Lo afferma il presidente delle Camere penali di Roma, Cesare Placanica, in relazione alla vicenda giudiziaria che si intreccia con la nomina del nuovo procuratore della Capitale.
"Mattarella intervenga a fondo affinché, al netto delle valutazioni penali, non resti alcun dubbio in ordine ai meccanismi di funzionamento e gestione della 'nostra' Procura della Repubblica. Senza sconti - aggiunge il capo dei penalisti romani - indulgenze o residue zone d'ombra, che né gli avvocati penalisti della Capitale, né i cittadini e neppure la stragrande maggioranza dei magistrati di piazzale Clodio, potrebbero accettare".
Sull'inchiesta che coinvolge, a Perugia, il pm Luca Palamara, i penalisti romani affermano di non sapere "quali saranno gli sviluppi del procedimento, non conosciamo gli atti e la regola di civiltà, cui tutti dovrebbero in questi casi attenersi, impone di esprimere giudizi tecnici solo dopo una attenta e completa lettura delle carte processuali. Fino a quel momento per noi, dal punto di vista del diritto penale, fermo restando che non potrebbero essere accettate patenti dì inimputabilità, non ci saranno colpevoli".