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LECCE, 7 MARZO 2014 - Dopo ogni pioggia è sempre più in ginocchio la città. Una buca dopo l’altra come trappole anche là dove il manto stradale è stato rifatto. Basta fare un giro della città, per capire quanto sia diffuso l’allarme. Per non parlare delle voragini. Il maltempo progressivamente ce lo stiamo lasciando alle spalle, ma i segni delle pessime giornate che abbiamo vissuto la città li porterà a lungo. La pioggia battente di questi giorni scorsi, infatti, ha nuovamente sconvolto lo stato di molte strade urbane, aprendo buche dappertutto, alcune profonde più di mezzo metro con gravi pericoli per la sicurezza stradale e quindi dei cittadini. Come quella che si è aperta in via Bari di fronte alla clinica Petrucciani al centro della carreggiata profonda almeno 50 cm e larga più di un metro.
Proprio in questi giorni sono pervenute diverse segnalazioni di cittadini e di automobilisti infuriati, stanchi ed esasperati che si lamentano in tal senso. A rischio sono non solo le auto per i guasti meccanici dagli ammortizzatori danneggiati alle convergenze da rifare, ma i pedoni, sulle cui gambe spesso schizzano impazziti sassi e detriti presi in corsa dagli stessi automobilisti sul manto stradale ormai sgretolato. Sulla gravità degli incidenti causati dalle "buche-killer" c'è una casistica impressionante.
È sufficiente ripercorrere la cronaca degli ultimi anni per imbattersi in una sequenza interminabile di incidenti, non di rado gravissimi. Eppure ogni anno, per la manutenzione della viabilità, lo Stato investe cinque miliardi di euro. I lavori stradali, rispetto all'ammontare degli appalti pubblici, rappresentano la più alta percentuale sia per gli interventi (il 30,6%) sia per l'ammontare economico (il 34%). Dunque un'industria di dimensioni considerevoli, che conta circa dodicimila imprese, il 14% del totale.[MORE]
Purtroppo gli interventi tampone più o meno recenti sono serviti a poco, e laddove le pezze hanno retto le buche si sono aperte altrove costringendo gli automobilisti a fare delle vere e proprie gimcane. E così, complessivamente, lo stato delle strade peggiora sempre più.
Secondo Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, il degrado stradale è dovuto semplicemente perchè nel passato si sono fatti troppi lavori non a regola d'arte utilizzando un materiale che sembra scadente. Infatti il rifacimento delle strade spesso non rispetta i capitolati d'appalto, e a quanto a certi controlli dell'ente appaltante, ci risultano carenti e talvolta molto benevoli.. Ora le strade sono diventate l'emergenza delle emergenze e per tali ragioni rivolgiamo un appello all’amministrazione comunale perchè effettui urgenti interventi per la sistemazione del manto stradale.
(notizia segnalata da giovanni d'agata)