Bruxelles: un secondo uomo accompagnava kamikaze della metro. Nel mirino anche le centrali nucleari
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BRUXELLES, 24 MARZO 2016 - A questo punto sono almeno due gli uomini in fuga. Nelle ultime ore emerge una clamorosa indiscrezione: nel mirino dei fratelli Bakraoui c’erano anche le centrali nucleari. Il tassista intanto rivela: i kamikaze durante il tragitto sono rimasti in silenzio. Parlava solo il terzo uomo, quello che non si è fatto esplodere.
C'era un secondo uomo insieme al kamikaze che si è fatto esplodere nella metro di Bruxelles martedì scorso e che ha causato la morte di 20 persone, e almeno cento feriti. Lo rende noto l'emittente RTBF, secondo cui le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrerebbero, accanto a Khalid el Bakraoui, pochi istanti prima che si facesse esplodere, la presenza di un secondo complice. L'uomo porta con sé un borsone e la polizia belga sta cercando di determinare l'identità di questo secondo attentatore e i motivi per il quale non si è fatto esplodere. Non è stato reso noto se sia rimasto ucciso nell'attentato o se invece sia fuggito, come il terzo uomo dell'aeroporto, l'uomo con il cappello che si vede nella foto dell'aeroporto di Zavantem riuscito, per ora, a far perdere le sue tracce. [MORE]
Intento emerge una clamorosa indiscrezione che avrebbe potuto portare a conseguenze devastanti: nel mirino dei terroristi c’era, e presumibilmente potrebbe ancora esserci, anche la centrale nucleare del Belgio. Dopo gli attentati di Parigi dello scorso novembre, sarebbe stata posizionata una telecamera nascosta davanti alla casa del direttore del programma di ricerca e sviluppo nucleare belga. Si tratterebbe di un video di poche ore, sequestrato il 30 novembre a casa di Mohamed Bakkali. A piazzare la telecamera, secondo quanto riporta “la Dernière Heure”, sarebbero stati proprio i due fratelli Ibrahim e Khalid El Bakraoui, due dei tre kamikaze del 22 marzo. Probabilmente l’aeroporto e la metro sono diventati il piano B solo in seguito, visto che da febbraio la centrale era sorvegliata da140 militari.
Seppur non ci siano ancora conferme ufficiali, sarebbe intanto stato identificato, grazie al dna, il secondo kamikaze dell’aeroporto che si è fatto saltare in aria insieme a Ibrahim El Bakraoui: si tratterebbe di Najim Laachraoui, lo scrive il sito del quotidiano belga De Standaard. Laachraoui aveva 24 anni ed era considerato l'artificiere del gruppo terrorista. Sarebbe proprio lui l’autore delle cinture esplosive utilizzate durante l’assalto al Bataclan e allo Stade de France.
(fonte immagine cnn.com)
Giuseppe Sanzi