Bruxelles: buste con polvere sospetta, evacuata moschea. Blitz antiterrorismo, chiusa un'autostrada
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BRUXELLES, 26 NOVEMBRE 2015 - Scende di un grado il livello di allerta a Bruxelles ma continuano le operazioni anti-terrorismo. L'organo di coordinamento e analisi della minaccia ha abbassato il livello di allerta per la regione di Bruxelles capitale da 4 a 3. Da ieri, il governo belga ha autorizzato la riapertura delle scuole, delle attività commerciali e del trasporto pubblico dopo quattro giorni di chiusura totale. Il massimo allarme era stato decretato nella notte tra venerdì e sabato scorsi per una minaccia "concreta e imminente". [MORE]
Nonostante la decisione anche oggi si sono susseguite in Belgio numerose operazioni antiterrorismo. Durante una serie di perquisizioni nelle case di due magrebini è stato chiuso un tratto dell’autostrada. La polizia cercava armi e esplosivi ma non è stata fermata nessuna persona. Delle buste contenenti della polvere bianca hanno fatto scattare l'allarme antrace provocando, poco prima di mezzogiorno, l'evacuazione della grande moschea di Bruxelles, situata nel Parco del Cinquantenario vicino alla sede della Commissione europea e del Consiglio europeo. Undici persone sono state decontaminate in maniera preventiva. Il contenuto è stato analizzato, ma in realtà si trattava di farina.
Le forze dell'ordine continuano a lavorare per stanare i due jihadisti ricercati dopo gli attacchi di Parigi del 13 novembre: Salah Abdeslam e Mohamed Abrini. La polizia sarebbe sulle tracce anche di Mohamed Abrini che l'11 novembre è stato ripreso in un video nella pompa di benzina a Ressons, sull'autostrada in direzione di Parigi. Intanto emergono nuovi particolari sui terroristi ricercati per la strage del 13 novembre: i nomi di Salah Abdeslam e Mohamed Abrini, ma anche quelli dei fratelli Abaaoud erano sulla lista di 85 soggetti sospettati di radicalizzazione preparata dall'Ocam ed inviata al borgomastro di Molenbeek, Francoise Schepmans.
Forze speciali antiterrorismo in azione anche in Germania: gli agenti hanno fatto irruzione in una moschea di Charlottenburg, periferia ovest di Berlino, dopo l'arresto di due persone sospettate di appartenere a una cellula islamica estremista. Un imam marocchino di 51 anni, Abdul Qader, èstato interrogato percheé sospettato di istigare i suoi seguaci a unirsi all'Isis. L'imam, che ha respinto tutte le accuse, è stato rilasciato più tardi. L'operazione sarebbe collegata anche ad un 19enne macedone che si sarebbe unito all'Isis in Siria. La polizia tedesca ha fermato inoltre due persone nel corso dei blitz, lo riferisce la Bild, aggiungendo che le due persone fermate "stavano pianificando attacchi terroristici".
Tiziano Rugi