Bruciare il Corano: tutto il mondo chiede a Obama di fermare il pastore Jones
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Giacarta – Il pastore di anime Terry Jones, alla guida del gregge di una piccola chiesa cristiana in Florida, ha ribadito l’intenzione di andare avanti con la “Giornata internazionale per il rogo del Corano”, programmata per sabato, malgrado le oltre cento minacce di morte ricevute. La protesta dovrebbe coincidere con il nono anniversario degli attacchi terroristici dell’11 settembre.
Impossibile non provocare le reazioni degli ambienti musulmani, sai più integralisti ai più moderati. L’Indonesia ha infatti chiesto a Barack Obama di fermare il rogo delle copie del Corano del pastore. È stato il presidente, Susilo Bambang Yudhoyono, a scrivere a Obama, che nel Paese con il più grande numero di musulmani nel mondo trascorse diversi anni della propria infanzia. [MORE]Nella lettera, ha spiegato un portavoce della presidenza, Yudhoyono ha sottolineato il rischio che il rogo progettato dal pastore Terry Jones "vanifichi gli sforzi che Indonesia e Stati Uniti stanno facendo per costruire relazioni tra l’Occidente l’Islam". "È profonda - afferma la missiva- la preoccupazione che il rogo inneschi un conflitto tra le religioni".
Anche New Delhi ha invitato le autorità statunitensi ad "agire con forza" in merito al rogo delle copie del Corano progettato da una chiesa evangelica americana per il prossimo 11 settembre e ha esortato i media indiani a censurare l’evento.
Non faranno attendere la loro risposta, i gruppi fondamentalisti islamici sparsi nel mondo intendono bruciare bandiere degli Stati Uniti, in proteste organizzate contro il progetto di una chiesa cristiana americana di dare fuoco a copie del Corano.
“Anjem Choudary è l’ex leader di Islam4UK, che è stato dichiarato fuorilegge dal governo britannico a gennaio”, ha segnalato la tv satellitare britannica Sky News, “Sta invocando ora di bruciare bandiere statunitensi fuori dalle ambasciate americane, come risposta diretta a quello che il pastore Terry Jones sta organizzando in Florida. Afferma di aver parlato con i leader di altri gruppi islamici in Svizzera, Indonesia e altrove, che gli hanno garantito appoggio e proteste simili”.
Le idee del pastore della Florida hanno ricevuto unanime condanna. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è detto “profondamente turbato”.