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BRUXELLES, 22 MAGGIO – “Sarà un negoziato lungo, intenso e difficile ma ci sono le basi per affrontarlo al meglio” così Sandro Gozi, sottosegretario agli affari europei del governo Gentiloni ha commentato il lavoro odierno del Consiglio affari generali a 27.
Gozi ha poi elogiato il “grande spirito di unità, dimostrato da tutte le delegazioni” e l’organizzazione, "sia dal punto di vista degli obiettivi che degli strumenti”, affermando che entrambi vanno nella giusta direzione.[MORE]
Il Consiglio affari generali è la composizione dei ministri che si occuperà di svolgere un importante funzione di orientamento politico nel corso dei negoziati con Londra sulla Brexit. Negoziati che peraltro, secondo la stampa d’oltremanica, si annuncerebbero più duri del previsto per il Regno Unito.
Il timore è infatti che l’Unione possa assumere un atteggiamento negoziale estremamente rigido. Sul punto, tuttavia, Gozi ha gettato acqua sul fuoco, assicurando che nessuno ha intenzione di mantenere comportamenti particolarmente duri con Londra.Il sottosegretario ha però precisato che è interesse comune lavorare per il bene dell’Unione Europea, sottolineando come per farlo sia imprescindibile mantenere l’unità interna, per poi lavorare con assoluta trasparenza ed in maniera intensa e serrata.
In attesa dell’esito elettorale dell’8 giugno oltremanica, proseguono i preparativi per la vera e propria negoziazione dei termini dell’uscita del Regno Unito dall’Unione. Nelle ultime settimane, in vista della campagna elettorale, i conservatori hanno più volte ribadito che si mostreranno intransigenti nelle trattative con Bruxelles, arrivando addirittura ad escludere la possibilità di ripagare i debiti dovuti all'UE.
Dal canto suo, l'Unione, pur avendo più volte ribadito che non intederà adottare atteggiamenti punitivi verso Londra, non sembra intenzionata a cedere alle pressioni della controparte, escludendo dunque alla radice una possibile partecipazione del Regno Unito allo Spazio Economico Europeo senza assunzione di oneri.
Paolo Fernandes
Foto: infooggi.it