Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
BRESCIA, 19 OTTOBRE 2015 – Nella fabbrica di Marcheno, dalle 8.30 di questa mattina è in corso un sopralluogo del Ris dei carabinieri, con l’ausilio dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo, per diradare le nebbie su un giallo che continua a infittirsi dopo il ritrovamento nella Valle Camonica – avvenuto ieri pomeriggio – del corpo senza vita di Giuseppe Ghirardini, l'operaio bresciano cinquantenne scomparso lo scorso mercoledì 14 ottobre.[MORE]
Il decesso dell’uomo potrebbe essere imputabile a morte naturale, provocata dal freddo, ma sarà l’esame autoptico a chiarirne le cause; dagli inquirenti non è esclusa l’ipotesi che possa essere morto sin dalla prima notte dalla sua scomparsa. «Guardati le spalle, sempre – recita il suo ultimo post lasciato su Facebook – Le pugnalate arrivano sempre da chi meno te lo aspetti».
Il caso è tutt’altro che chiuso: l’operaio, addetto ai forni, potrebbe essere stato l’ultimo ad aver visto Mario Bozzoli, il titolare della fonderia in cui lavorava, quel giovedì 8 ottobre, giorno da cui non si hanno più notizie dell’imprenditore che sembra sparito nel nulla.
Secondo il legale della famiglia Bozzoli, l’avvocato Patrizia Scalvi, «È difficile non mettere in rapporto la morte di Ghirardini con quanto è successo, ma il suo è stato un comportamento tutto da interpretare». L’avvocato Scalvi è convinta che la verità si celi «in quella fabbrica».
Domenico Carelli
(Foto: today.it)