Bovalino: Sebastiano Primerano “Coraggio Italia”. L’intervista del giorno
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Bovalino: Sebastiano Primerano “Coraggio Italia”. L’intervista del giorno

martedì 28 settembre, 2021

BOVALINO (RC), 28 SET - Nel rush finale di questi giorni che anticipa di poco lo svolgimento delle Elezioni Amministrative del prossimo 3-4 ottobre 2021 abbiamo incontrato Sebastiano Primerano, candidato reggino nella Circoscrizione Sud con “Coraggio Italia” (Roberto Occhiuto Presidente), movimento politico costituitosi in comitato il 26 maggio 2021 grazie all’opera  di Giovanni Toti (Presidente della Regione Liguria) e Luigi Brugnaro (Sindaco di Venezia). La creazione ufficiale del movimento è avvenuta lo scorso 14 luglio 2021 e prevede, oltre a Toti, anche la presenza in qualità di Vice Presidenti:  Marin e Quaglarello.

Sebastiano Primerano è un noto imprenditore che opera nel mondo alberghiero e della ristorazione ed è stato sempre molto attivo e propositivo anche nel mondo della politica (prima nelle fila dell’Udc) ricoprendo anche incarichi di rilievo. Ora, la sua nuova discesa in campo con questa nuova formazione politica nel quale crede fermamente e con il quale vuole dare il proprio personale contributo per risollevare le sorti di questa regione.

L’INTERVISTA:  

E’ alla porta una nuova sfida elettorale che vede, stavolta, anche il contributo di “Coraggio Italia” nella coalizione di centro destra. Quale sarà il vostro contributo e che sensazioni avete in esito al risultato che potrete ottenere?

“Come candidati di Coraggio Italia, cercheremo di dare il massimo contributo alla coalizione di Roberto Occhiuto, con la convinzione che un centro destra unito possa finalmente dare una svolta positiva per la nostra Regione. La mia sensazione è che avremo un’ottima affermazione in termini elettorali, nonostante la recente creazione del movimento. Movimento che, ricordiamo, continua il percorso avviato da Giovanni Toti con Cambiamo. Siamo sicuri che insieme alle altre forze di centro destra, potremmo continuare a realizzare il progetto ambizioso promosso dalla compianta On. Jole Santelli: il sogno di una Calabria migliore per i Calabresi e per l’Italia tutta”

Dopo anni di militanza nel partito dell’UDC, ora il passaggio in questa nuova formazione che ha fatto effettivamente presa sull’intero territorio nazionale. Cosa l’ha spinta a compiere questo passo?

“Il mio è un passaggio dovuto ad una continuità e una coerenza politica che mi hanno sempre contraddistinto. Ho seguito l’Udc fino all’ultimo giorno e ringrazio tutti quelli che mi hanno accompagnato e che ho incontrato in questi anni di militanza politica. Tuttavia, ritenevo e ritengo che si debba avviare un percorso nuovo per rilanciare, soprattutto nel Meridione, le tematiche che realmente coinvolgono le nostre popolazioni, una casa moderata che abbia una spinta e un occhio attento sul Sud Italia. Il partito “Coraggio Italia” sia nei vertici nazionali che in quelli locali, risponde perfettamente a questa mia e nostra necessità. Sarà un percorso sicuramente impegnativo, ma l’entusiasmo che percepiamo nella gente ci porta a comprendere che forse mancava una forza politica moderata che portasse avanti le istanze del territorio, dimenticando la centralità romana”

Lei è un imprenditore molto noto nella Locride e non solo, come pensa di poter contribuire a risolvere i tanti problemi che affliggono la regione e, soprattutto, quale sarà la sua principale priorità se eletto?

“Non esiste una pozione magica o una soluzione definitiva ai problemi del territorio. I problemi vanno affrontati come tali, vanno analizzati, valutando i bisogni, definendo le priorità, comprendendo le soluzioni a breve medio e lungo termine. Ho sempre diffidato dai politici che dichiarano, urlando, che i problemi siano risolvibili senza dare però, soluzioni reali e concrete. Nonostante la buona volontà, ci si scontra poi con la burocrazia, con le competenze, con le allocazioni delle risorse e, tante volte, con i dirigenti e tecnici del settore. Quella che per noi politici potrebbe essere una soluzione facile e applicabile, non lo è nella realtà. Tutti i problemi, almeno la maggior parte di quelli che ci portiamo dietro, sono divenuti tali per la mancanza di tempestività nell’azione amministrativa. I piccoli problemi sono diventati insormontabili perché le varie giunte non hanno avuto la forza o l’ardire di affrontare queste situazioni con determinazione. Parlo dell’atavico problema della Sanità, delle infrastrutture su tutta la Regione e in particolar modo sulla costa Jonica reggina, sulla valorizzazione del nostro patrimonio storico culturale e sulla problematica degli incendi, che ogni anno coinvolgono vaste aree del nostro territorio. Problemi importanti, che hanno bisogno di una presa di posizione forte da parte dell’amministrazione regionale, soprattutto alla luce dei fondi del Pnrr.  Da imprenditore, una problematica “migliorabile” potrebbe essere in tempi rapidi quella del turismo e dell’imprenditoria di settore. Valorizzando le imprese esistenti e incentivando la creazione di nuove con finanziamenti ad hoc; promuovendo il territorio e le realtà con campagne di comunicazione anche all’estero; investendo su tariffe agevolate con le compagnie aeree per favorire l’appetibilità della nostra Regione; creare una rete di servizi integrati che possano promuovere l’accesso a varie attrazioni artistiche, storiche, culturali, culinarie, paesaggistiche che offrono i nostri territori”

Da navigato imprenditore in una terra a vocazione prettamente turistica quale sarebbe la sua personale ricetta per rilanciare due settori fondamentali quali l'economia ed il lavoro? 

“Non si può parlare di turismo senza strade, collegamenti efficienti e con una burocrazia lenta che costituisce un impedimento. Perché non costruire ad esempio delle piccole darsene per i diportisti considerato che i porti di Roccella e Reggio non sono sufficienti? Noto con rammarico che si affrontano le criticità della locride solo nelle varie campagne elettorali ma quando si concludono, sistematicamente si spengono anche i riflettori sul nostro territorio lasciando irrisolti i problemi di sempre. Ritengo che se vogliamo veramente ‘cambiare’ dobbiamo modificare metodo e registro perché abbiamo le potenzialità per essere competitivi e rilanciare finalmente il nostro territorio creando, nel contempo, sviluppo nei servizi e posti di lavoro. Dobbiamo essere più incisivi ed inclusivi ricordando che l’unione fa la forza, non possiamo cancellare la storia di una terra che affonda le sue radici nella cultura e nelle sue tradizioni, ma dobbiamo anche guardare al futuro ed al miglioramento della qualità della vita, lo dobbiamo fare per noi ma soprattutto per le future generazioni”

I vertici nazionali vi sono stati molto vicini nella marcia di avvicinamento alle elezioni, a chi sente di dover dire maggiormente grazie?

“Andrebbe fatto un ringraziamento generale a tutti i vertici del partito, dal livello nazionale a quello locale; a chi dietro le quinte e con poca notorietà s’impegna quotidianamente. E’ stato notevole l’impegno profuso dal Presidente Brugnaro e dai Vicepresidenti Toti e Quagliarello”

Se eletto, si assumerà una bella responsabilità verso i cittadini, cosa sente di dover dire loro?

“Ai Cittadini sento di dover dire che, qualora venissi eletto, porterò avanti con la professionalità, la correttezza e la determinazione che mi contraddistinguono i problemi dell’intera Calabria, in particolare della nostra amata Provincia di Reggio Calabria. Sarò sempre disponibile al dialogo e al confronto per far crescere nel modo migliore il nostro territorio”

L’astensionismo è il fattore principale (non preventivabile a priori) che spesso ha condizionato le varie tornate elettorali, sia nazionali che amministrative, Vuole lanciare un messaggio ai cittadini per farli andare al voto?

“Il messaggio che mi sento di lanciare agli elettori, non riguarda la mia persona ma l’importanza del processo elettorale. Il voto è uno strumento democratico importantissimo. L’unico strumento che ci permette di scegliere il nostro rappresentante. Chi resta a casa, non è vero che non sceglie, indirettamente avvantaggia la scelta di chi decide di andare a votare. Restare a casa incentiva forse quei sistemi che hanno portato all’astensionismo. Non rimanente a casa, siate responsabili, analizzate e scegliete. Ci sono molti candidati, tanti giovani, tante donne, tanti professionisti validi. Non andate a votare per gli altri, fatelo per voi stessi e per il vostro territorio, ma soprattutto fatelo per i vostri figli e i vostri nipoti. Scegliete la persona migliore che possa dare ai giovani, la possibilità di vivere e non di “sopravvivere” nella nostra Regione”

dal corrispondente: Pasquale Rosaci


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