Bovalino: Sabato scorso, a Bovalino, nuova vittima sulla “strada della morte” (S.S. 106 Jonica).


Si continua purtroppo a morire sulla S.S. 106 Jonica, un dramma senza fine che si ripete sempre più spesso e che non trova, purtroppo, via di soluzione.
Quello di sabato scorso è stato l’ottavo incidente verificatosi dall’inizio dell’anno, l’ultimo di tre incidenti accaduti “sulla strada della morte”, così è catalogata l’arteria, negli ultimi venti giorni.
Stavolta la scena drammatica che si è presentata ai soccorritori si è svolta a Bovalino, sulla S.S. 106 Jonica in prossimità di una galleria che porta all’abitato di Bovalino centro.
A perdere la vita è stata una persona, Alberto Vitale di 49 anni, residente in paese da circa due anni, dopo essere stato per diverso tempo in Danimarca dove lavorava e gestiva con il padre una nota pizzeria. Vitale, era persona nota in paese e abitava vicino al luogo dell’incidente, una zona non tanto illuminata a dire il vero, pur essendoci vicine numerose abitazioni.
A travolgerlo e scaraventarlo a qualche decina di metri dall’impatto sarebbe stata un’autovettura (ford fiesta di colore amaranto) condotta da una donna residente in un paese vicino che viaggiava in direzione Reggio. La donna, che si è fermata dopo il violento impatto (sembra che l’uomo attraversasse a piedi l’arteria), è rimasta illesa ma fortemente scioccata.
Sul posto sono prontamente intervenuti perché allertati, oltre all’ambulanza del 118, i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Locri ed i militari delle Stazioni Carabinieri di Bovalino e Sant’Ilario. A chiarire maggiormente l’esatta dinamica dell’incidente saranno ora i rilievi specifici effettuati dagli uomini dell’Arma.
Il decesso sarebbe avvenuto quasi subito vista la violenza dell’impatto (l’uomo sarebbe stato scaraventato lontano almeno per una decina di metri), la salma è stata trasferita presso il vicino obitorio ubicato all’interno dell’Ospedale Civile di Locri.
I decessi sulla S.S. 106 Jonica, che ricordiamo si snoda da Reggio a Taranto per circa 400 chilometri, hanno raggiunto numeri consistenti e ancora la politica, nonostante le morti ed i ripetuti annunci d’intervento, continua a latitare e/o a tergiversare a queste latitudini.
(Fonte foto: Facebook)
Pasquale Rosaci