Boom di trapianti nel 2023, superati i 4mila interventi
Salute Lazio Roma

Boom di trapianti nel 2023, superati i 4mila interventi

giovedì 25 gennaio, 2024

ROMA, 25 GEN. - Per le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule il 2023 è stato senza precedenti: nell'anno da poco concluso l'attività della Rete trapiantologica italiana ha ottenuto praticamente in tutti gli indicatori i migliori risultati mai realizzati nella storia del nostro Paese. Per la prima volta le donazioni di organi hanno superato quota duemila, attestandosi a 2.042 (+11,6%), mentre i trapianti hanno oltrepassato il muro, finora mai valicato, dei 4mila interventi in un anno: nel 2023 sono stati realizzati 4.462 trapianti di organi, 586 in più rispetto al 2022 (+15,1%). Si tratta non solo delle cifre assolute più alte di sempre, ma anche delle percentuali di crescita annuali più elevate mai ottenute.

I dati sono stati presentati dal ministro della Salute Orazio Schillaci e dal direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo in apertura degli Stati generali della Rete trapianti. L'aumento dei prelievi ha portato il tasso nazionale di donazione a quota 28,2 donatori per milione di persone, molto oltre il massimo storico di 24,6 registrato nel 2022. Con questo risultato l'Italia ha staccato la Francia e si colloca al secondo posto tra i maggiori paesi europei per numero di donatori, dietro la Spagna. A sostenere la performance sono soprattutto i risultati di tre regioni: l’Emilia-Romagna con 51,1 donatori pmp (+4,7), il Veneto con 46,4 (+10,1) e la Toscana con 45,6. Ottimi anche i tassi di Sardegna, Piemonte e Marche, mentre restano indietro le regioni meridionali. Per quanto riguarda i trapianti, la crescita degli interventi ha riguardato tutte le specialità: nel 2023 sono stati realizzati 2.245 trapianti di rene (+10,4%), 1.696 di fegato (+14,7%), 186 di polmone (+33,8%), 40 di pancreas (+5,3%) ma soprattutto ben 370 trapianti di cuore rispetto ai 253 dell'anno scorso (+46,2%). Inoltre, si conferma ancora il costante miglioramento degli esiti degli interventi. In termini assoluti è stata la Lombardia la regione a effettuare il maggior numero di trapianti (827) mentre in rapporto alla popolazione il primato spetta al Veneto (140,9 trapianti ogni milione di abitanti) seguito da Piemonte ed Emilia-Romagna. Al sud è significativa la crescita registrata dalla Puglia, passata in un anno da 29,7 a 46,9 trapianti per milione di abitanti.

Schillaci: 'Rafforzare la cultura della donazione'

Dal 1966, anno in cui al Policlinico Umberto I di Roma è stato eseguito il primo trapianto di organo in Italia, "ha preso il via un cammino che ha restituito la vita a migliaia di persone grazie alle elevatissime competenze dei professionisti impegnati in quest'ambito così complesso e alla crescente generosità degli italiani. Gli straordinari risultati raggiunti nel campo trapiantologico devono renderci orgogliosi e stimolarci a proseguire con rinnovato impegno per far diventare sempre più efficiente e sicura la rete dei trapianti, nonché a rafforzare la cultura della donazione, essenziale per offrire ai pazienti in attesa di trapianto una seconda vita o una prospettiva di vita migliore". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo intervento alla presentazione dei dati su donazioni e trapianti 2023 a Roma.

"In Italia - aggiunge il ministro - sono molti pazienti in attesa e il fabbisogno non è ancora del tutto soddisfatto. Ciò è dovuto ad alcune criticità che ancora persistono e che siamo impegnati a superare: penso, in particolare, alle differenze regionali che sussistono nel tasso di donazione tra Nord e Sud e ai tassi di opposizione al prelievo, gli unici indicatori rimasti sostanzialmente invariati. Senza donazione non può esserci alcun trapianto e per questo resta fondamentale avviare tutte le iniziative necessarie affinché sempre più persone si rendano disponibili a donare".

"A questo proposito - prosegue Schillaci - nel 2024 è attesa un'importante novità, quella dell'attivazione del portale digitale della Cie che permetterà ai cittadini di registrare la propria dichiarazione direttamente da casa e non solo negli uffici anagrafe. Così come rivestono una rilevanza strategica le iniziative di sensibilizzazione e informazione al cittadino che abbiamo realizzato in questi anni e che intendiamo implementare, anche valorizzando sinergie con le Regioni ed i Comuni nonché la collaborazione con le realtà scientifiche, le società degli specialisti, le associazioni dei donatori, i medici di famiglia e tutti i professionisti delle reti di prossimità, dotati di una relazione diretta e di fiducia con le persone. Promuovere la cultura della donazione - conclude - è un obiettivo prioritario".


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