Cronaca
Bondi: in una lettera a "Il giornale" l'annuncio delle dimissioni
TIVOLI, 3 MARZO 2011 - Il Ministro della cultura Sandro Bondi ha annunciato, attraverso una lettera al quotidiano “Il Giornale”, le sue imminenti dimissioni. Causa delle dimissioni sarebbe il mancato o non sufficiente appoggio della sua coalizione dopo i disastri archeologici del Novembre 2010, quando a Pompei crollarono la Domus dei Gladiatori e la Casa del Moralista. [MORE]
La vicenda, imputabile allo stato di degrado in cui versa gran parte dei siti archeologici pompeiani, aveva avuto enorme eco nei media internazionali e il PD aveva mosso una mozione di sfiducia alla Camera. Allora Bondi aveva dichiarato che si sarebbe dimesso subito nel caso fossero state accertate sue responsabilità nei crolli, ma dopo una seduta movimentata, in cui si sfiorò addirittura la rissa, aveva superato indenne la sfiducia. Tuttavia il Ministro accusa la sua coalizione di non ricevuto l’appoggio sperato:
"Il presidente Berlusconi […] sa della mia decisione di lasciare il ministero e affronterà la questione non appena possibile. Purtroppo in questo sforzo non sono stato sostenuto con la necessaria consapevolezza dalla stessa maggioranza di governo e da quei colleghi che avrebbero potuto imprimere insieme a me una svolta nel modo di concepire il rapporto tra Stato e cultura in Italia. E questo è avvenuto oltretutto nel momento in cui mi sono trovato più in difficoltà”.
Queste le parole di Bondi, che ha ricevuto la solidarietà dei ministri Angelino Alfano e Stefania Prestigiacomo.
"E' importante che il ministro Bondi abbia detto una parola definitiva annunciando le proprie dimissioni. Ed è un segno di onestà intellettuale che nel farlo abbia voluto riconoscere il proprio fallimento e l'incapacità di tener fede a quanto annunciato". Queste invece le parole di Matteo Orfini, responsabile Cultura della segreteria del Pd commenta le dichiarazioni del ministro della Cultura.
Mariaelena Baroncini