Bomba contro il Dortmund, arrestato un sospetto. Non era terrorismo: voleva guadagnare in borsa
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BERLINO, 21 APRILE - L’attentatore del pullman del Borussia si è rivelato non essere un terrorista islamico. Il ventottenne di origini russe che ha posizionato gli ordigni al passaggio del bus, voleva mettersi in tasca quasi quattro milioni, perché convinto che ammazzando l’intero team avrebbe fatto crollare il titolo in Borsa della squadra. [MORE]
Sergej W,che è stato arrestato stamane con l’accusa di aver attentato alla vita di venti persone, ha commesso alcuni errori clamorosi, che hanno consentito agli inquirenti di mettersi trovarlo e di mettersi sulle sue tracce di altri due complici.
L’attentatore si era fatto notare la sera stessa, perché nonostante il caos ed il fuggire via di tutti i presenti nella strada dell’esplosione, si era recato tranquillamente al ristorante li di fronte ed aveva ordinato una bistecca.
Il russo usando il wifi dell’albergo, poco prima dell’esplosione ha scommesso sul ribasso del titolo della squadra del Borussia, ben 78mila euro. Investimento che, in caso di “successo” dell’attentato gli avrebbe fruttato 3,9 milioni di euro.
La banca dove l’aspirante terrorista finanziario ha fatto l’operazione, lo ha segnalato alla polizia perché sospettava un’operazione di riciclaggio di denaro sporco, ma purtroppo la verità si è rivelata essere ben peggiore.
Maria Minichino
(fonte immagine repubblica.it)