Bologna, Matteo Salvini a sostegno dei lavoratori Faac licenziati
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BOLOGNA, 17 SETTEMBRE 2015 - "La Chiesa ha deciso di spostare la manodopera nei Paesi in cui costa meno". Ha così affermato Matteo Salvini, intervenuto quest'oggi a sostegno dei 50 lavoratori della Faac, azienda produttrice di motori per cancelli automatici lasciata in eredità all'Arcidiocesi bolognese dal defunto Michelangelo Manini, licenziati in quanto la multinazionale ha deciso di cessare l'attività di impresa chiudendo lo stabilimento di Grassobbio, nel bergamasco.
Il leader del Carroccio, insieme ad una rappresentanza di lavoratori licenziati dalla Faac, è giunto nella città di Bologna, indicendo una conferenza stampa dinanzi la Curia. Tra i presenti, molti dei lavoratori licenziati, avrebbero dichiarato che soltanto la Lega si sarebbe interessata alle loro vicende, ed avrebbero posto l'accento soprattutto sul disinteresse mostrato dagli organi istituzionali.
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Per il numero 1 della Lega Nord, come apparso anche sulla sua pagina ufficiale del social network Facebook, è inconcepibile che la Curia "per guadagnare di più" licenzi dei lavoratori, chiudendo lo stabilimento Faac in Italia, per aprirlo in Bulgaria. Salvini pone, inoltre, un duro affondo provocatorio, affermando quanto segue: "La Curia apre le porte agli immigrati e licenzia gli italiani?".
Luigi Cacciatori
Immagine da facebook.com