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BOLOGNA, 26 APRILE – Si è spento nel primo pomeriggio all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove era stato ricoverato negli ultimi tempi, Giorgio Guazzaloca, l’ex sindaco del capoluogo emiliano. Aveva 73 anni e da tanto tempo combatteva contro una grave malattia. A comunicarne la scomparsa è stata la famiglia, attraverso un messaggio: «Si è spento alle 14.29 all'ospedale Sant'Orsola, con il conforto dei suoi cari».[MORE]
Nato il 6 febbraio 1944 a Bazzano, Guazzaloca è stato il primo e unico sindaco di Bologna del dopoguerra non di centrosinistra. Fu eletto nel 1999, dopo aver sconfitto alle amministrative la candidata del centrosinistra, Silvia Bartolini. Nel 2004 però fu poi battuto al primo turno da Sergio Cofferati, candidato di centrosinistra.
Si candidò una terza volta nel 2009 ma il centrodestra aveva puntato su Alfredo Cazzola e Guazzaloca dovette accontentarsi della terza piazza.
L’ex sindaco di Bologna ha inoltre ricoperto altri incarichi pubblici e associativi, tra cui la presidenza di Ascom-Confcommercio Bologna e la presidenza di Confcommercio Emilia Romagna. Fu anche consigliere di Rolo Banca 1473 e, dal gennaio 2005, componente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). Prima di intraprendere la carriera politica aveva fatto il macellaio come il padre.
Nel 2013 pubblicò un un libro intitolato 'Mi ricordo...', in cui racconta la sua vita e l'incontro con personaggi della politica, della cultura, della scienza e dello sport.
Alberto Vannini, ex capogruppo della lista civica La tua Bologna, è stato tra i primi ad esprimere pubblicamente il proprio cordoglio.
Anche l’ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini – oggi presidente della Commissione Affari Esteri del Senato - si è detto affranto: «Un dolore immenso che ci sovrasta, è una parte di noi e della nostra città che se ne va».
Virginio Merola, eletto sindaco nel 2010, ha ringraziato Guazzaloca per il bene che ha voluto a Bologna: «Giorgio Guazzaloca voleva bene a Bologna. E Bologna gli ha voluto bene. E' stato un avversario politico per tanti di noi e, pur nella diversità delle posizioni, ha dimostrato di governare la nostra città con passione, determinazione e convinta visione civica». «La sua vittoria nel 1999 e il suo diventare il primo sindaco del dopoguerra non eletto nelle file del centrosinistra rappresentò – ha proseguito il primo cittadino- un fatto eclatante, tale da finire addirittura sul New York Times. Fu un vero choc per il centrosinistra bolognese e non solo. Uno choc che ha fatto bene alla vita democratica della nostra città». Merola ha inoltre proposto alla famiglia di allestire la camera ardente a Palazzo d'Accursio: «Oggi voglio ricordarlo con il rispetto che si deve a chi ha saputo dare il suo prezioso contributo alla crescita di Bologna. Il sindaco, la Giunta e tutto il Comune si stringono alla famiglia di Giorgio Guazzaloca. Se i familiari lo vorranno, il Comune sarà onorato di potere allestire la camera ardente in Sala Rossa in modo che tutti i bolognesi possano portare il loro saluto. Grazie Giorgio».
Anche Andrea De Maria, parlamentare del Pd, ha ricordato Guazzaloca: «È stato un uomo che nelle istituzioni, nel mondo dell' impresa, nella vita politica e civile ha dato tanto a Bologna. Guazzaloca si è davvero meritato la stima e il rispetto di tutti, anche dei suoi avversari politici, per la sua serietà, il suo rigore, il suo impegno, le sue qualità umane e politiche».
[foto: ilrestodelcarlino.it]
Antonella Sica