Bollani chiude il Bologna Jazz Festival
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BOLOGNA, 25 NOVEMBRE - Non poteva chiudere con un artista di maggior spessore il Bologna Jazz Festival, che ha visto sul suo palco Stefano Bollani il musicista italiano più amato non solo in Italia, che ha conquistato il teatro delle Celebrazioni, già sold out da tempo. Il 39enne pianista toscano, in trio con gli abituali partner danesi Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria, in due ore di concerto ha mostrato oltre ad un notevole talento di essere “anche” un musicista jazz.[MORE]
In un campo, il piano trio, dove con Jarrett e Mehldau in circolazione è arduo potere esprimere qualcosa di nuovo, Bollani ha trasformato il rituale del concerto in una sorta di happening con tinte da cabaret surreali, facendo divertire il pubblico. Gags con i partner in una versione cantata di “Billy Jean” di Michael Jackson, scherzi con il pubblico per un cellulare che importuna la musica, un percorso sonoro che non disdegna storiche canzoni (“Ma l’amore no”, “Mi ritorni in mente”, “Bugiardo e incosciente”), tra un pugno di classici e brani originali, con lunghe ad apprezzate improvvisazioni.
Tutto questo è il concerto di Bollani. Un ottimo pianista che si dimena sulla tastiera alla maniera jarrettiana, che come un giullare diverte il pubblico con una sana ironia.
Va così in archivio la sesta edizione del festival, che in undici giorni ha offerto un cartellone ricco di star e jazzisti meno noti ma ugualmente talentuosi, accolto ovunque nella sua diramazione territoriale (i teatri e i locali di Bologna, Ferrara, Vignola e Minerbio) da un grande successo di pubblico.
Eleonora Braghiroli