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NOTO, 18 AGOSTO 2014 - Sold out per il concerto di Stefano Bollani che martedì 19 agosto chiuderà in bellezza la trentanovesima edizione del Festival Internazionale Notomusica, ospitato nel Cortile del Collegio dei Gesuiti. Il recital, che avrà inizio alle ore 21, segna il ritorno di Bollani a dodici anni dalla sua prima esibizione a Notomusica. Da allora, un articolato itinerario non solo artistico ha determinato l’ascesa internazionale di un musicista che non si può più definire soltanto come pianista jazz, specie dopo il grande successo del programma televisivo su Rai3, "Sostiene Bollani".[MORE]
Enfant prodige, il piccolo Stefano comincia a suonare all’età di 6 anni e si diploma al Conservatorio Cherubini di Firenze, iniziando la sua attività professionale a 15 anni esibendosi sia con gruppi pop-rock che con gruppi jazz. Nel 1996 l’incontro con Enrico Rava, suo mentore, è decisivo e da quel momento inizia una collaborazione mai interrotta. Con Rava suona suoi palchi di tutto il mondo ed incide 13 dischi pluripremiati.
Il percorso musicale di Bollani è spesso legato alla letteratura: nel 1998 mette in musica con Massimo Altomare "La Gnosi delle Fanfole" di Fosco Maraini; nel 2002 il primo album per l’etichetta francese Label Blue, "Les fleures bleues", è un omaggio allo scrittore Raymond Queneau; nel 2003 riceve il Premio Carosone, artista al quale ha dedicato un piccolo libro-saggio, "L’America di Renato Carosone"; nel 2006 pubblica il suo primo romanzo, "La sindrome di Brontolo"; nel gennaio 2013 esce per Mondadori il suo nuovo libro, "Parliamo di musica".
La sua carriera è caratterizzata da invasioni continue nella classica: è appena uscito per la Decca il dvd "Live a La Scala" con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, con il quale aveva già registrato "Sounds of the 30′s" e "Rhapsody in blue" con la Gewandhousorchester di Lipsia. Ambasciatore di Topolino, nell’ambito del fumetto ha collaborato anche con Leo Ortolani, il disegnatore di Rat-man; su Radio3 il programma di grande successo "il Dottor Djembè" lo ha visto come conduttore insieme a David Riondino e Mirko Guerrini per sei stagioni. Varie le collaborazioni con il teatro e con il cinema; non lo possono contenere nella sola definizione di Jazz.
Bollani è un puzzle di musica, di simpatia, di estemporaneità che si fondono in continuazione per poi cogliere e plasmare i suoni in un continuo dialogo fra improvvisazione e canzone, pubblico e pianista.
Nel suo concerto "Piano Solo" non chiedetegli cosa farà, Stefano Bollani non lo sa finché non appoggia le due dita sui tasti ed inizia a ripercorrere il suo io, la sua memoria, i suoi sentimenti.
"Piano Solo" è un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni’40 fino ad arrivare ai bis a richiesta in cui mescola 10 brani come se fosse dj. Un viaggio incredibile, dove Bollani sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a sé, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Destrutturando e ricostruendo ogni volta in modo diverso i brani che spesso ritroviamo nei suoi dischi.
Notizia segnalata da Ufficio Stampa Caterina Rita Andò