Boldrini tra critiche e priorità: «Troppi decreti legge. In tempi rapidi legge elettorale»
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Boldrini tra critiche e priorità: «Troppi decreti legge. In tempi rapidi legge elettorale»

lunedì 29 luglio, 2013

ROMA, 29 LUGLIO 2013 - Intervenuta alla Cerimonia del Ventaglio a Montecitorio, tradizionale evento prima della pausa estiva, la presidente della Camera, Laura Boldrini, delinea un’attenta analisi dell’attuale situazione politica italiana esprimendo critiche e priorità.[MORE]

A cominciare dalle difficoltà riscontrate dal Parlamento nel portare avanti le sue stesse attività in maniera celere: «Che vi sia un affanno nell’attività parlamentare – ha dichiarato la Boldrini – è sotto gli occhi di tutti. Nel mese di luglio siamo stati chiamati ad esaminare ben sei decreti legge». E secondo la presidente della Camera è proprio nel sovrabbondante utilizzo dei decreti legge che è possibile rintracciare una delle sostanziali disfunzioni dell’attività parlamentare: «l’eccesso della decretazione d’urgenza – ha difatti spiegato – è una patologia strutturale del nostro sistema politico ed istituzionale. L’ostruzionismo è uno strumento legittimo dell’attività parlamentare ed è nelle mani dell’opposizione. In questo modo – ha poi aggiunto – l’attività del Parlamento viene ridotta troppo spesso a ratifica delle decisioni del governo».

E a riguardo delle forze d’opposizione la presidente Boldrini, nella fattispecie, non lesina critiche ai parlamentari del M5S: «alcuni comportamenti provocatori dei deputati del M5S potrebbero essere evitati, non ne risentirebbe l’efficacia della loro azione politica». E sul leader Beppe Grillo aggiunge: «Non giovano neanche le sue esternazioni con un tono sempre eccessivo».

Tuttavia, secondo la presidente della Camera, la vera priorità del Parlamento italiano è la riforma della legge elettorale che da troppo tempo viene rimandata: «occorre procedere, anche in tempi rapidi, alla modifica della legge elettorale in vigore perché la fiducia dei cittadini si riconquista anche mantenendo una promessa per lungo tempo disattesa».

Nel suo intervento la Boldrini, oltre ad esprimere inizialmente il più sentito cordoglio, a nome suo e dell’intera Camera dei deputati, per le vittime dell’incidente sull’autostrada A-16, si è espressa sia sui possibili scenari che potrebbero scaturire dalla condanna, o meno, di Silvio Berlusconi, e sia sulle recenti offese subite dal ministro dell’Integrazione, Cécile Kyenge.

«Ritengo che i singoli casi giudiziari – ha affermato riferendosi alle vicende giudiziarie del Cavaliere – non debbano interferire nella vita e nelle attività delle istituzioni; dunque, ritengo che qualunque sia la decisione della Cassazione questa non debba avere ripercussioni sulla vita parlamentare».

E, come poc’anzi accennato, la Boldrini si è soffermata anche sulle vergognose parole contro il ministro Kyenge che, a suo parere, non possono esimere il Parlamento dal lavorare per una adeguata legge sulla cittadinanza: «Cécile Kyenge sta già cominciando a vincere la sua battaglia. È anche grazie a lei – ha aggiunto la presidente della Camera – che cominciamo a capire che una nuova legge sulla cittadinanza è sempre più necessaria per restare al passo con i cambiamenti già avvenuti nella società italiana».

(Immagine da tg24.sky.it)

Giovanni Maria Elia

 


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