Bluecall srl e la denuncia della CGIL: a breve nuovo dramma sociale per la Città di Catanzaro
Cronaca Calabria

Bluecall srl e la denuncia della CGIL: a breve nuovo dramma sociale per la Città di Catanzaro

mercoledì 9 giugno, 2010

Riceviamo e Pubblichiamo

 

CATANZARO- Alla luce dei continui ritardi nei pagamenti degli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori in servizio presso l’azienda Bluecall Srl del sito produttivo di Catanzaro, la SLC-CGIL, da mesi richiede un incontro, tramite l’intervento della Segreteria nazionale ai vertici della stessa.
L’azienda ad oggi continua a latitare. La situazione di incertezza occupazionale in cui versano i lavoratori di questa azienda è equivalente anche nelle altre sedi della stessa. Le sedi di Catanzaro, Cernusco sul Naviglio e Rende, ad oggi si ritrovano ad affrontare una incertezza economica devastante, dovuta ai ritardi nei pagamenti, ed un prospetto futuro occupazionale ancor più preoccupante. [MORE]
Sul sito di Catanzaro tutta la forza lavoro si ritrova con contratti a termine in prossimità di scadenza. Alla luce della situazione di “crisi” in cui naviga l’azienda, alla fuga e latitanza del management aziendale, che fanno presagire la ritirata da una barca che sta affondando, molto probabilmente a giorni potremmo ritrovarci con un nuovo dramma sociale. Una situazione di angosciosa, incertezza che questi lavoratori, in gran parte, hanno già vissuto qualche mese fa. C’è da sottolineare, infatti, che le lavoratrici ed i lavoratori in forza presso Bluecall srl, provengono in toto dalla negativa esperienza Phonemedia, ed avevano intravisto in questa soluzione una chimera lavorativa. Ma questa esperienza si è rilevata in poco tempo tristemente oltremodo illusoria. La situazione occupazionale nella provincia di Catanzaro è sempre più disastrosa, specie nel settore call center. Un settore quello dei contact center che dopo un periodo di sviluppo eccessivamente accelerato nello corso degli ultimi anni, si ritrova a pagare un dazio eccessivo sotto i colpi della crisi.
Aziende senza una prospettiva, guidate da pseudo-imprenditori che arraffano tutto e fuggono via, lasciando in balia delle onde padri e madri di famiglia, giovani e meno giovani, che innanzi ad un mercato del lavoro angosciosamente carente si lanciano in questa attività lavorativa, cercando di tentare di sbarcare il lunario, in una realtà produttiva scarna di industrie ed imprese. Ed ormai l’attività sindacale, spesso, si riduce a “salvare il salvabile”, a trovare soluzioni tampone, arginare fiumi in piena di una crisi che a tratti, nel settore, appare sempre più non risanabile.
La SLC-CGIL di Catanzaro, con l’ausilio della CGIL provinciale, di concerto con la segreteria nazionale è già all’opera al fine di trovare strumenti volti a favorire una soluzione, seppur tamponatrice, di sostegno al reddito per le lavoratrici ed i lavoratori colpiti da quest’ennesima usurpazione di diritti messa in piedi da uno scellerato “depredaggio imprenditoriale”.
In questi giorni la SLC-CGIL effettuerà delle assemblee con le lavoratrici ed i lavoratori di Bluecall Srl al fine di valutare congiuntamente le azioni di protesta da mettere in campo per rivendicare le mensilità spettanti, garanzie occupazionali, elementi minimi per assicurare dignità lavorativa a centinaia di lavoratori catanzaresi.

Daniele Carchidi
SLC-CGIL CATANZARO


 


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