Blitz antidroga tra Enna, Catania e Agrigento: colpita una rete di traffico locale
Operazione antidroga a Enna: 13 misure cautelari eseguite dalla Polizia di Stato
Spaccio di stupefacenti tra Enna, Catania e Agrigento: colpita una rete di traffico locale
Una vasta operazione antidroga è stata condotta nelle ultime ore dalla Polizia di Stato a Enna, con l’esecuzione di 13 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti indagati per spaccio di sostanze stupefacenti. L’intervento rientra in una più ampia attività di contrasto al traffico di droga e al crimine diffuso nel territorio centrale della Sicilia.
L’indagine e il provvedimento del gip di Enna
Le misure cautelari sono state disposte dal Giudice per le indagini preliminari di Enna, su richiesta della Procura della Repubblica, al termine di un’articolata attività investigativa coordinata dagli inquirenti. L’ordinanza è stata eseguita dagli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Enna, impegnati da tempo nel monitoraggio delle dinamiche legate allo spaccio.
Operazioni anche nelle province di Catania e Agrigento
La maggior parte dei destinatari delle misure risiede nel capoluogo ennese, ma l’operazione ha avuto un raggio d’azione più ampio. Alcuni provvedimenti sono stati eseguiti anche nelle province di Catania e Agrigento, a conferma di un sistema di approvvigionamento e distribuzione che superava i confini provinciali.
Contrasto allo spaccio e tutela del territorio
L’operazione rappresenta un nuovo e significativo colpo al mercato dello spaccio di droga nel territorio ennese e nelle aree limitrofe. L’attività investigativa si inserisce in una strategia mirata alla tutela della sicurezza pubblica, con particolare attenzione alla diffusione di sostanze stupefacenti che incidono in modo diretto sul tessuto sociale, soprattutto tra i più giovani.
Le indagini proseguono per chiarire eventuali ulteriori responsabilità e per ricostruire nel dettaglio i canali di distribuzione della droga.
Presunzione di innocenza
È importante ricordare che, nel sistema penale italiano, vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Come sancito dall’articolo 27 della Costituzione italiana, nessuno può essere considerato colpevole fino a condanna passata in giudicato.
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