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RANGOON, 13 GENNAIO 2012 – È in corso, questa mattina, il rilascio di 651 detenuti in Birmania, in seguito all’amnistia annunciata ieri sera dalle autorità. È la terza decretata dal governo dallo scorso ottobre.
Molti sono prigionieri politici, importanti esponenti dell’opposizione birmana. La notizia è stata resa nota dai media ufficiali.[MORE]
I detenuti sono stati rilasciati per poter partecipare ai colloqui sulla costruzione della nazione. Non è la prima volta che il governo rilascia dei prigionieri: precedenti amnistie avevano già portato alla liberazione di 13 mila reclusi, ma gli attivisti considerarono queste azioni deludenti poiché dei 2 mila prigionieri politici ne erano stati scarcerati solo poche centinaia. Un’azione come questa era stata richiesta più volte da Stati Uniti e altri Paesi per poter eliminare le sanzioni imposte a Rangoon a causa delle politiche repressive dell’ex regime militare.
Tra i rilasciati ci sono nomi noti: il monaco Shin Gambira, uno dei leader della “rivoluzione di zafferano” del 2007; l’ex primo ministro e capo dell’intelligence Khin Nyunt; Min Ko Naing, leader della protesta del 1988 nella quale migliaia di manifestanti furono uccisi e il leader dei ribelli di etnia Shan.
<<È un segno positivo per tutti>> commenta Nyan Win, portavoce del partito di opposizione del premio Nobel Aung San Suu Kyi, la Lega nazionale per la democrazia. E aggiunge: <<Noi salutiamo questa liberazione>>.
Gaia Seregni
(fonte foto: liquida.it)