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NAPOLI, 13 MAGGIO – Di recentissima uscita le dichiarazioni di Bernardo Bertolucci, insignito della Palma d’Oro per la carriera a Cannes, riguardanti il suo prossimo film Io e te, dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti. Il regista afferma: «Sarà in 3D». E ci spiega come mai. [MORE]
A convincerlo pare sia stato il fenomeno, campione d’incassi e di polemiche, firmato James Cameron: Avatar. Bertolucci dichiara di esserne rimasto profondamente affascinato, soprattutto per la tecnica con cui è stato realizzato. «Perché il 3D può andare bene solo per horror e film di fantascienza?» si è chiesto. E ha proseguito immaginando come sarebbero stati i più grandi capolavori della cinematografia europea in versione stereoscopica. In primis 8 ½ di Fellini, ma pure Persona di Bergman - «straordinario con tutti quei primi piani degli attori».
Quindi è ufficiale: il morbo tridimensionale ha contagiato anche il nostro Bernardo. Che al momento si trova già coinvolto nei lavori per la stesura della sceneggiatura di Io e Te, insieme con lo stesso Ammaniti e con Umberto Contarello, autore dei dialoghi per This Must Be The Place di Sorrentino.
Un film, quello in cantiere, eminentemente narrativo, che pur si dovrà adattare alle nuove tecnologie (o accadrà l'inverso?). La nostra curiosità, nell'attesa, non può far altro che accendersi.
FRANCESCA FICHERA