Bersani, nega la scissione dal Pd ma avverte Renzi: "Prenda atto del disagio"
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ROMA, 11 MARZO 2015- Pierluigi Bersani, amareggiato, ha risposto oggi alle accuse di "ricatto" lanciate da alcuni colleghi democratici.[MORE]
Membri del Partito Democratico, ferventi sostenitori del premier, altrimenti definibili renziani di prima fila avrebbero accusato Bersani e la minoranza dem di "alzare la posta" sulle riforme a causa delle loro contestazioni, considerate da tali parlamentari, minacce filo-scissioniste sostenute dalla volontà di abbarbicarsi alle "poltrone".
Bersani, in merito, si dice ferito e afferma "la mia poltrona la darei volentieri a Verdini se questo è lo scambio. Ma ci sono anche le idee. Qui non stiamo parlando di ammennicoli o fatti marginali, come li ha definiti Renzi, ma di democrazia" per poi ribadire "il Pd è casa mia, è casa nostra. E Renzi, che è il segretario ha il dovere di tenere conto della sensibilità di tutti". Sulla possibilità di una scissione da parte dei dem afferma, "non la vedo, però c'è un disagio di cui bisogna prendere atto, senza rispondere sempre 'tiriamo dritto' ".
Alle parole di Bersani hanno fatto eco, stamane, quelle di Gianni Cuperlo che ha evidenziato quanto la pazienza della minoranza, comunque positivamente votante alla riforma del Senato, sta esaurendosi.
Fonte foto: lettera43.it
Ilary Tiralongo