Bersani: "Le amministrative le ha perse il Pd, ma chi guida deve avere l'umiltà di riflettere"

martedì 21 giugno, 2016

CATANZARO - Pier Luigi Bersani, nel corso della trasmissione televisiva Agorà su Rai 3 del 21 giugno, torna a parlare dei risultati dei ballottaggi delle amministrative e asserisce: "Le amministrative le ha perse il Pd, ma a me non piace caricare addosso a una persona sola. Certo, chi guida deve avere l'umiltà di riflettere".

L'ex segretario del Partito Democratico espone, nel corso della diretta, la sua personale visione della sconfitta e lancia un monito al Premier Matteo Renzi: "Abbiamo perso, perché abbiamo perso il contatto con la realtà che non è quella che Renzi ci sta raccontando. E non è quella che ci raccontano i troppi amici, ci son troppi applausi in giro".

Bersani si definisce "amareggiato" per la vicenda, ma afferma categoricamente: "Non sto chiedendo le dimissioni di Renzi". Poi, l'ex segretario prosegue spiegando: "Se parliamo di partito bisogna che qualcuno ne abbia cura. E che il partito abbia una sua autonomia. E' inevitabile che uno che fa il Presidente del Consiglio e il segretario pensi di utilizzare il partito in una giusta logica di sostegno alle azioni del Governo, ma non deve essere solo questo. Perché poi succede che mentre siamo in battaglia per le amministrative bisogna fare i banchetti sull'Imu o la Tasi - e conclude - non è stata una grande idea".

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Sul tema del referendum costituzionale che ci sarà nel mese di ottobre, Pier Luigi Bersani spiega che voterà per il 'sì', ma di "non condividere il modo di impostare il referendum" e sottolinea che "se le cose non cambiano" non lo "vedranno fare propaganda per il sì". Infine, chiarisce il concetto in maniera esaustiva per evitare fraintendimenti: "Non dubitino della mia coerenza nel voto, nessuno ha diritto di metterla in discussione. Ma se continuano a brandire la campagna così e dire che se vince il no si dimette il governo, non mi vedranno ai banchetti".

Luigi Cacciatori

Immagine da ilgiornale.it

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